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“Rifiutai un provino per il film 007 per non trasferirmi negli Stati Uniti”

di Francesco Macaluso

Soggiorno di lusso e relax sulla Costa Veneta per l’attrice Manuela Arcuri. Mini vacanza di due giorni il 4 e il 5 maggio con sua mamma Lella e il figlio Mattia di 8 anni, per concentrarsi sui preparativi del suo matrimonio da favola sul lago di Bracciano con il convivente Giovanni Di Gianfrancesco, annunciato per il 22 luglio.

 

  • Come mai in Costa Veneta? 

Ero stata a Jesolo anni fa ad inaugurare un famoso parco acquatico lanciandomi da uno scivolo altissimo e ci sono tornata anche di recente. Certo non sapevo che superando il ponte sul fiume Sile si sarebbe aperto un altro mondo: Cavallino-Treporti, la patria europea del turismo open air. 

 

  • Come è stata la vacanza? 

Sono rimasta soddisfatta per le mille attenzioni esclusive della struttura interna che ho scelto per questo soggiorno: “Luxury Camp”, un tipo di vacanza che considero geniale, connubio fra hotellerie internazionale di alta gamma e vita all’aria aperta, protetta nel camping resort Union Lido con accesso ad una spiaggia privata.

 

  • La tua situazione sentimentale? 

Mi sto preparando alle nozze che festeggeremo in un castello affacciato sul lago di Bracciano. Per la verità io e il mio ‘futuro’ marito ci eravamo già sposati 9 anni fa a Las Vegas. Alla prima cerimonia c’eravamo solo io e lui. Adesso invece vogliamo unirci in matrimonio in Italia con tutti i crismi, con la cerimonia in chiesa e tutto il resto. Un bel regalo per nostro figlio Mattia che l’8 maggio compie 8 anni. 

 

  • Lavoro?

Il 2022 per me è un anno di ripartenza, perché nei due anni di Covid sono stata ferma. Ora ho ripreso il mio lavoro a gonfie vele, sono veramente contenta. Negli ultimi mesi ho già girato due film, ne ho in programma altri due, se non tre ma non lo posso dire finché non ho le certezze dei contratti in mano. 

 

  • Che genere di film? 

Il film che abbiamo girato in Albania, a Tirana, si intitola “Gli artigli dell’aquila” ed è un thriller, ma fanno anche horror. La trama racconta di due comunisti estremisti che non accettano la scomparsa del comunismo e quindi si rinchiudono in un bunker, rapiscono un bambino, che purtroppo gli capita a tiro, facendolo crescere come un assassino psicopatico. Poi sono tornata in Italia e ho girato un film a sfondo sociale dal titolo “Il valore della sconfitta”, ambientato sul lago di Garda. Impersono un’insegnante di educazione fisica che, attraverso la pallavolo, riesce a far ritrovar agli studenti la fiducia in se stessi.

 

  • Hai rimpianti professionali? 

Rimpianti no, l’unica cosa che mi viene in mente è che non ho avuto la voglia di trasferirmi negli Usa per proseguire lì la carriera di attrice. L’occasione mi era capitata prima dei trent’anni, mi avevano proposto di fare un provino per il film 007. Però avrei dovuto parlare un inglese perfetto e trasferirmi lì.

 

  • Quale futuro lavorativo vedi? 

Non mi manca nulla in particolare, vorrei continuare a fare quello che sto facendo. Continuerò sempre a recitare, ma forse vorrei anche passare un pochino, come sto già facendo, dalla parte della produzione cinematografica.

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