JJ20_Scuola Grande di San Rocco

di Rachele Callegari

Situata nel sestiere di San Polo, La Scuola Grande di San Rocco nasce nel 1478 come sede di una confraternita laica dedita ad opere di bene. Dopo soli due anni, nel 1480, ottiene il titolo di Scuola Grande grazie all’aumento dei confratelli, alla buona fama ottenuta per le opere di aiuto alla comunità  e alla salute pubblica e successivamente per la presenza delle reliquie di San Rocco, la cui protezione veniva invocata in caso di epidemie. Il corpo del Santo giunge a Venezia nel 1485 ma dal momento che la confraternita non aveva ancora una sede adatta per custodirlo, viene in un primo momento posto presso la Chiesa di San Geminiano e solo successivamente traslato presso la Chiesa di San Rocco. La devozione al santo, iniziata probabilmente a Montpellier, si diffuse presto in tutta Europa e in Italia si lega soprattutto, oltre a Venezia, a Piacenza, Brescia e all’Abruzzo.

Dapprima, i confratelli si radunavano nella Scoletta di San Rocco, un piccolo edificio che sorge davanti all’attuale sede, costruito sul terreno che avevano ottenuto per concessione dei frati della basilica dei Frari (oggi sede di esposizioni temporanee), ma nei primi anni del ‘500 venne decisa la costruzione di una nuova sede, la cui edificazione, iniziata nel 1517 con la posa della prima pietra, si protrasse per oltre cinquant’anni. Il progetto era simile a quello delle altre Scuole

veneziane, caratterizzato da due sale, una al primo e una al secondo piano, collegate da un imponente Scalone. Nel 1489 inoltre, la Scuola avvi  anche la costruzione di una propria chiesa intitolata a San Rocco, consacrata nel 1508.

Nel 1564 venne dato incarico a Tintoretto di decorare l’interno della Scuola: il ciclo di tele realizzate rappresenta per Venezia, per la sua completezza, quello che   la Cappella Sistina per Roma. Nella Sala Terrena le tele raffigurano episodi della vita di Gesù, dall’Annunciazione fino all’Assunzione in Cielo di Maria; nella Sala Capitolare, invece, episodi tratti dall’Antico Testamento accompagnano ventiquattro dossali scolpiti in legno, a cura di Giovanni Marchiori, che raffigurano episodi della vita del Santo. Infine, nella Sala dell’Albergo, l’ultima sezione delle tele di Tintoretto, raffiguranti i Santi cui sono dedicate le altre Scuole veneziane e la Passione di Cristo. La Scuola tuttavia, non ospita solo opere di Tintoretto; insieme alle sue tele, una delle opere d’arte pi  significative   il “Cristo Portacroce” di Giorgione. L’immagine del Cristo era addirittura ritenuta miracolosa perché fu grazie alle ricchissime elemosine che fruttò quando era esposta nella Chiesa, che fu possibile realizzare l’edificio della Scuola. Altri due autori le cui opere sono conservate all’interno della Scuola sono Giambattista Tiepolo e Tiziano.

Al secondo piano dell’edificio,   ospitato il Tesoro della Scuola Grande di San Rocco, le cui sale erano dedicate alla custodia delle reliquie e degli argenti. Le stanze vennero aperte al pubblico nel 1899, chiuse con la Prima Guerra Mondiale e riaperte solo recentemente, nel 2009.

Oggi, la Scuola Grande di San Rocco continua la sua attività benefica, in particolare nei confronti dei bisognosi e dei carcerati e le loro famiglie: l’attività di sostegno si esplica ogni anno con la donazione di contributi (detti Grazie) distribuiti in occasione della festa patronale di San Rocco alle famiglie bisognose.

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