Girando l'angolo_Cittadella_Aerea

Provincia di Padova, 90 minuti da Jesolo, 75 km

Un museo a cielo aperto

di Rachele Callegari

Tra la provincia di Padova e quella di Vicenza, si trova Cittadella, piccola città murata di origine medievale. La sua fondazione risale al 1220, quando il comune di Padova decise di creare nel cuore della pianura padana un luogo fortificato a tutela dei   suoi confini, per proteggersi dalle vicine Treviso e Vicenza ma anche per dare avvio ad una politica di colonizzazione agraria. In origine, la costruzione della città era una risposta alla nascita di Castelfranco, avamposto militare voluto dai trevigiani, ma ben presto Cittadella divenne una vera città autonoma, centro amministrativo ed economico. Tra il 1237 e il 1256, la città passò sotto la terribile dominazione di Ezzelino III da Romano, che nel 1251 fece costruire la Torre di Malta come prigione per i suoi nemici. Successivamente, Cittadella tornò sotto il controllo della famiglia Carraresi, diventando capoluogo della provincia padovana, finché,  nel 1406, diventò dominio della Repubblica di Venezia. Oggi, è una delle principali città murate del Veneto, pur estendendosi su un territorio di soli 36 km quadrati. L’ingresso principale della città è tutt’oggi Porta Padovana, sulle cui pareti esterne si trovano gli affreschi raffiguranti il carro dei Carraresi e lo stemma di Padova. Presenta tre ordini di porte e un cortile d’armi con la scala a chiocciola che permette l’accesso alle mura, anche se ci  che colpisce maggiormente il visitatore è l’imponente Torre di Malta. Questa nacque come luogo di prigionia ed era nota ai contemporanei proprio per le torture e le atrocità che vi venivano commesse, tanto che lo stesso Dante la citerà nella Commedia come un luogo turpe e destinato alla punizione di delitti atroci, mettendo in bocca queste parole, non a caso, a Cunizza da Romano, sorella di Ezzelino III (Par. IX, vv.52-54). Attualmente, le sale della torre sono la sede del Museo Civico Archeologico e ospitano convegni e conferenze.

Proseguendo per il centro città, colpisce l’attenzione del visitatore il Duomo cittadino, costruito fra 1774 e 1826 nel luogo dove si trovava l’antica chiesa parrocchiale. Nella sagrestia si trova una pinacoteca in cui sono conservati dipinti di famosi pittori, fra gli altri “La Cena in Emmaus” di Jacopo da Ponte e “Lamento sul corpo di Cristo” di Andrea da Murano; inoltre, nella torre del campanile è presente un museo di arte sacra molto particolare. Si tratta di un variegato insieme di oggetti sacri, come paramenti ed oreficerie, ma anche dipinti, statue ed iscrizioni. Proseguendo lungo la strada che conduce a Porta Vicenza, troviamo il teatro sociale. Progettato dal bassanese Giacomo Bauto nel 1817, ma portato a termine nel 1828, accoglie i visitatori con una facciata neoclassica attribuita a Giuseppe Japelli, autore del famoso Caffè Pedrocchi a Padova. Gli splendidi affreschi che decorano la sala del palcoscenico sono stati realizzati da Francesco Bagnara, cui si attribuisce anche la decorazione del teatro La Fenice di Venezia. Oggi il teatro è sede soprattutto di rappresentazioni amatoriali.

Le mura medievali

“Per queste mura, rinuncerei all’intera Londra”

cit. Robert Browning (XIX secolo)

La cinta muraria di Cittadella è uno dei pochi esempi di sistema difensivo con camminamento ancora percorribile. Le mura hanno un’altezza di 14 m, mentre i torrioni di vedetta, 36 in totale, raggiungono anche i 30 m. La cinta ha una forma ellittica che racchiude tutta la città, per un totale di 1461 m di camminamento di ronda totalmente percorribile, che offre una magnifica vista della città e del territorio circostante. Attorno vi corre un fossato alimentato da acque sorgive, un tempo largo e profondo il doppio rispetto ad  oggi, progettato in origine per un fine difensivo e infatti solcato da molti ponti levatoi. Le mura vennero costruite su una base d’appoggio fatta di sabbia e ghiaia e sono quindi prive di fondamenta: le sostengono i terrapieni, costruiti attraverso i materiali di riporto delle fosse. La costruzione è avvenuta in diverse fasi: inizialmente era stata creata una struttura in terra e legno, solo successivamente venne sviluppata l’opera in

muratura. Con l’avanzare dei secoli, a causa dei diversi conflitti bellici, le mura furono spesso oggetto di fortificazione, fino a raggiungere l’altezza e la conformazione attuale. Alla prima fase di costruzione risalgono anche le quattro porte, orientate secondo i punti cardinali, ciascuna delle quali prende il nome dalla città verso cui si rivolge; la principale, che guarda a sud, è Porta Padovana. L’ingresso occidentale è costituito invece da Porta Vicenza, il cui interno è affrescato

dall’immagine della Crocifissione; purtroppo, quasi nulla è rimasto del settore più esterno e dei ponti levatoi, a seguito delle distruzioni napoleoniche e ottocentesche. Sul lato nord, si trova Porta Bassano: è il punto più fortificato ed importante dell’intera cinta in quanto costituiva l’estrema difesa della comunità ed era perciò isolata anche all’interno da un ulteriore fossato. Più grande delle altre tre porte, il complesso comprendeva anche la Casa del Capitano, che ospita oggi l’Ufficio Informazioni; è stata anche oggetto di numerosi restauri, che hanno permesso il rinvenimento di affreschi risalenti a diversi periodi storici. Di particolare interesse è la Sala Affrescata, in cui è ricreata un’ambientazione di vita quotidiana dell’epoca. Ultimo ingresso è Porta Treviso, che si volge ad est: anche di questa poco è rimasto a causa delle diverse distruzioni, ma ancora visibili all’interno sono due affreschi che raffigurano l’Incoronazione della Vergine e l’Annunciazione. 

Oggi Cittadella e le sue mura sono sede di numerosi eventi; uno dei più singolari è la Rievocazione storica, organizzata ogni anno nel quarto fine settimana di settembre dall’Associazione Arme Dame e Cavalieri. L’evento, ambientato nel XIII secolo, prevede ambientazioni di piazza e di strada, quali accampamenti di uomini d’arme, l’arcieria storica, la partecipazione di musici e giullari, i giochi storici, il mercato medievale e gli antichi mestieri e le evoluzioni di falcone.

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