Jesolo e la promozione
Una storia che inizia da lontano
di Alessio Conforti
Quando si hanno a disposizione tante bellezze da mostrare, le idee non mancano mai. Anzi, ne nascono di giorno in giorno. L’importante, alla fine, è arrivare al risultato. La promozione fa parte del dna di Jesolo, ancor prima dei tempi del boom economico e agli albori della crescita della località balneare.
Basti pensare che già negli anni ’60 il nome della città era ben presente nelle più importanti fiere del turismo. A cominciare da quella internazionale di Milano, dove lo stand accoglieva i futuri clienti con una messaggio antesignano: “Lido di Jesolo. La spiaggia per voi. Paradiso dei bambini”.
Per non parlare poi delle fiere all’estero all’estero e delle varie iniziative pensate per farsi conoscere al pubblico. A Monaco, nel 1969, campeggiava la scritta Jesolo nella vetrina di una nota concessionaria d’auto. Vedere per credere.
Già da qualche anno spopolava inoltre la famosa paperetta salvagente che tutti ricordano e che ancor oggi rappresenta un’icona per turisti e residenti, sempre accompagnata, oltre che dal nome della città, anche dalla scritta Venezia. Chi ce l’ha se la tiene ben stretta.
Menti lungimiranti avevano poi indetto concorsi grazie ai quali, ad estrazione, si vincevano auto Fiat. Ovviamente contrassegnate dall’immancabile scritta: “Questa estate!…a jesolo lido”. Quelli citati sono solo alcuni esempi di una lunga storia.
Oggi, come qualche decennio fa, si punta sempre allo stesso obiettivo ma con linee differenti d’intervento. Ci sono i social network, si valorizzano le immagini, i video emozionali, i grandi mezzi di comunicazione. Si cerca di far conoscere una fetta di territorio più ampia, perché lo richiedono i mercati internazionali. A cui ci si deve per forza adeguare.
In fondo, però, sempre di strategie di marketing si parla. Interventi che hanno dato i loro frutti, inaugurando l’evoluzione di un settore, quello della promozione, che oggi va certamente di pari passo con le iniziative tecnologiche, ma che al contempo non ha dimenticato i suoi antichi segreti.
Anzi, ne ha fatto tesoro.
