Intervista a Paolo Crepet
“Cercate l’avventura che la vita vi regala”
di Alessio Conforti
Educazione, scuola, famiglia e giovani generazioni. Sono i temi più cari a Paolo Crepet, noto psichiatra e scrittore, attivo da decenni nel campo dell’editoria con pubblicazioni di successo. Di recente ha dato alle stampe il suo ultimo libro “Prendetevi la luna”. Lo abbiamo incontrato a Portogruaro, in un Veneto a cui resta molto legato nonostante decine di serate in tutta Italia. Ma questa, ci dice, resta la sua terra.
- Professor Crepet, perchè il titolo “Prendetevi la luna”?
Perchè bisogna andare a cercarla (guarda in alto ndr). C’è la luna piena, poi cala e risale: è la metafora della vita. La cosa più bella da fare è non stare seduti ma cercare l’avventura che la vita ti regala. È una cosa stupenda. I ragazzi devono capire questo.
- Il suo è un messaggio ai giovani in un momento in cui purtroppo la cronaca ci segnala episodi di violenza e delinquenza.
Chi deve fare principalmente il mea culpa?
Penso che lo debbano fare gli adulti, perchè noi siamo responsabili di quello che fanno i ragazzi. Poi i ragazzi sono responsabili di ciò che fanno naturalmente. Però credo che il primo ragionamento dobbiamo farlo noi, da genitori, educatori o in qualsiasi altro ruolo. Dobbiamo capire se questo è quello che noi abbiamo voluto. E sennò cambiarlo.
- C’è poi il tema delle nuove tecnologie, dei social network e delle figure degli influencer. Cosa ne pensa?
Le tecnologie sono strumenti da utilizzare con criterio. Se i giovani utilizzano YouTube per cercare musica -classica o contemporanea che sia- piuttosto che seguire conferenze, penso che facciano bene. Diverso è il discorso sui social.
- In che senso?
I social tendono a replicare contenuti spesso poco costruttivi.
- Giovani generazioni e divertimento: cosa si sente di consigliare?
Penso che ci si possa divertire senza spaccare tutto o ubriacarsi come un soldato di ritorno da una guerra. È bello rimanere se stessi. Quando qualcuno si sente alienato non è mai un bene.
- Sappiamo che il Veneto è sempre nel suo cuore…
Certo, ci mancherebbe altro. È la mia terra.
- I suoi progetti per il futuro?
Continuerò a scrivere e a girare l’Italia. O magari viene fuori qualche proposta nuova: vediamo. Sono sempre in attesa di qualche cosa di diverso, che può accadere da un momento all’altro.
Pubblicato da: Redazione il 19/07/2023