Intervista a Beppe Tenti

“I miei viaggi da record: per 13 volte ho percorso la Via della Seta”

di Riccardo Ferrazzo

Si chiama Beppe Tenti e di strada, con i suoi mitici camion arancioni, ne ha fatta molta. Portando avanti i progetti umanitari dell’Unicef e dell’Associazione Umberto Veronesi, percorrendo gli angoli più ostili della Terra dove la natura domina incontrastata. Dal 1995 è in onda su Rai 1 ed è uno dei programmi più longevi dell’emittente di stato.

  • Beppe, come è nata l’idea di viaggiare con gli ormai leggendari camion arancioni? 

Volevo andare da Roma a New York via terra in pieno inverno e quindi mi servivano 4 camion ben attrezzati: uno da dormitorio, uno da mensa, uno da officina e uno da serbatoio in quanto, soprattutto in certe zone, capita di viaggiare per giorni in cui non incontri anima viva e di conseguenza non trovi nemmeno distributori. Alla fine ce l’abbiamo fatta. Sono stato l’unico al mondo ad aver percorso la Via della Seta 13 volte in lungo e in largo.

  • Tra tutte le spedizioni, quale è stata quella che ha messo più a dura prova uomini e mezzi? 

Senza dubbio l’Africa. In certi luoghi non esistono nemmeno le piste. In Congo abbiamo percorso in 4 giorni solo 60 chilometri: c’era fango. Nello Yemen ci hanno anche sparato perchè volevano derubarci. Per fortuna siamo riusciti a scappare.

  • La spedizione che ti è rimasta di più nel cuore? 

Tutti i viaggi sono belli. Percorri chilometri scoprendo nuove usanze e cibi dal sapore unico. Comunque non c’è una spedizione in particolare, quello che ti rimane impresso sono gli sguardi dei bambini che trovi, specialmente in Africa. Le emozioni più grandi invece le trovi in Asia e in Siberia con villaggi dove la gente vive di caccia e pesca.

  • Quanto è dura organizzare questi viaggi? 

Molto! In ogni spedizione tra autisti, meccanici e staff partecipano circa una quindicina di persone. 

  • A luglio ti rivedremo di nuovo su Rai Uno dove ci sarà tuo figlio Filippo Tenti che ci porterà in giro tra Uganda, Somalia e Iraq. Di Jesolo invece che ricordo conservi? 

Ci venivo spesso da piccolo e a distanza di anni mi ricordo ancora un aneddoto…

  • Raccontacelo!

Mentre mangiavo in un ristorante aiutai il gestore a sistemare un frigo guasto. L’imprenditore mi ringraziò regalandomi una confezione di gelati, un dono che data la mia giovane età apprezzai parecchio. 

  • Il tuo motto? 

Non basta fissare traguardi, bisogna raggiungerli.  

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Pubblicato da: Redazione il 19/07/2023

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