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Provincia di Venezia, 61 minuti da Jesolo, 68 km

In cammino lungo la Via del Prosecco

di Rachele Callegari

Il 7 luglio 2019 l’Assemblea UNESCO riconosce Patrimonio dell’Umanità le colline del Prosecco di Valdobbiadene e Conegliano, una fascia che si estende da Valdobbiadene fino a Vittorio Veneto. Percorrendo quest’area, non si può non restare colpiti dalla bellezza del sito verdeggiante in cui fanno capolino qui e lì piccoli borghi dall’aspetto caratteristico e quasi atemporale. Tra tutti spicca Conegliano. Conosciuta come città d’arte e città del vino, ha dato i natali al celebre pittore Giambattista Cima. Il centro storico, che sorge sull’antica Contrada Granda, ospita diversi palazzi rinascimentali; poggiato sui colli a ridosso della città, sorge il Castello di Conegliano, dal quale è possibile ammirare un panorama vastissimo, che va dalle Dolomiti fino alla Laguna di Venezia. La città ospita ogni anno molte manifestazioni; una delle più note è la “Dama Castellana”, una rievocazione storica in costumi medievali. Culmine dell’evento è la Partita a Dama Vivente.

Più piccola per dimensione ma altrettanto tipica è Susegana, il cui territorio confina con quello di Conegliano. Sviluppatasi in epoca romana come punto di controllo per i traffici commerciali lungo la Via Claudia Augusta, è oggi nota soprattutto per il Castello di San Salvatore. Edificato nel corso del XIV secolo, ha subito nel tempo diversi ampliamenti ma è stato quasi interamente distrutto durante la Grande Guerra. Nel corso degli anni ‘40 sono iniziati i lavori di ricostruzione, durati circa dieci anni.

Castelbrando

Una favola immersa nel verde

Circondato da cinquanta ettari di parchi e giardini e situato lungo la Via del Prosecco presso Cison di Valmarino, il Castello Brandolini d’Adda, anche noto come Castelbrando, è uno dei castelli più antichi d’Europa ed è stato in passato dimora di re e principi: vi hanno soggiornato infatti, tra gli altri, Carlo Magno e la Regina Margherita.

L’area su cui sorge è stata abitata sin da epoca romana: allora era impiegata come territorio di controllo e difesa della Via Claudia Augusta. Nel corso del tempo il sito conobbe diversi ampliamenti: nei secoli XII-XIV fu abitato dalla Signoria Da Camino, la quale costruì la merlatura ancora oggi visibile; nel 1343 il castello passò sotto il controllo della Repubblica di Venezia, che a sua volta lo cedette ai Signori Brandolini. Fu con loro che prese la forma attuale: nel corso del ‘500 venne ampliata la zona centrale e infine nel ‘700 venne realizzato il corpo a ferro di cavallo, progettato dall’architetto trevigiano Ottavio Scotti. Rimase di proprietà dei Brandolini fino al 1959, quando venne ceduto ai Padri Salesiani che ne fecero un centro di studi spirituali. L’ultimo passaggio di proprietà si ebbe nel 1997 quando il castello venne acquistato dalla famiglia Colomban, che procedette ad un importante restauro per riportarlo allo sfarzo originario. 

Oggi il castello è sede di un hotel di lusso e di collezioni museali uniche: vi sono infatti sei percorsi museali, dedicati alle armi, ai vestiti, alle carrozze, alla musica e alla vita di corte.

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