Giacomo Poretti
“Porto in scena l’anima: una parola che rischia di estinguersi”
di Alessio Conforti
È uno dei volti più noti del mondo dello spettacolo italiano, un comico che ha fatto divertire (e continua a farlo) intere generazioni. Non solo assieme al trio “Aldo, Giovanni e Giacomo”, ma anche in solitaria nei teatri di tutta Italia. Laddove il pubblico non manca, al termine di ogni appuntamento, di tributargli sonori e calorosi applausi. Proprio come è accaduto al “Russolo” di Portogruaro. Giacomo Poretti, 63 anni, milanese, in questi mesi è stato interprete e autore di uno spettacolo dal titolo “Fare un’anima”. Un’opera che raccoglie divagazioni e provocazioni su un tema di cui si parla da millenni, ma che i moderni manuali di anatomia non contemplano.
- Qual è la caratteristica che contraddistingue l’opera?
Innanzitutto è un monologo. L’idea è quella di far parlare questa parola, ossia l’anima, che nei tempi moderni rischia di estinguersi. - Come mai secondo lei?
Perché termini come questi non vengono più pronunciati, pensati o scritti. Lo spettacolo in scena è costruito su una provocazione ricevuta dal personaggio in scena. - In che modo?
Quando nasce il proprio figlio gli viene detta la seguente frase da un sacerdote: “Bene, avete fatto un corpo, ora dovete fare un’anima”. Da lì comincia un’interrogazione buffa, comica e anche un po’ inquietante sul significato di questa esortazione. - Veniamo a lei. È più facile fare il comico da solo o nel famoso trio “Aldo, Giovanni e Giacomo”?
È più facile farlo con il trio, non c’è dubbio. Questo per il meccanismo oliato da quasi trent’anni e per il fatto che uno fa la spalla dell’altro reciprocamente: tutto ciò è fantastico e di una comodità incredibile. Lo spettacolo teatrale, dove sono da solo, è invece tutta un’altra cosa, davvero particolare. - Si sente un “one man show”?
Diciamo che questa esperienza mi riporta un po’ alle origini. Ho lavorato in settori come cinema, televisione e teatro. Quest’ultimo, però, dà più immediatezza, regalando sera per sera la percezione e il rapporto con il pubblico. - Cosa cambia con gli altri mezzi?
La tv, e in particolare il cinema, sono un qualcosa di più complicato, complesso e tecnico, con dei tempi molto più dilatati. Il teatro, invece, regala soddisfazioni più immediate e sensibili.
In scena con successo
Giacomo Poretti, nato il 26 aprile 1956 a Villa Cortese, nel milanese, è uno degli attori comici più famosi in Italia. Assieme ad Aldo Baglio e Giovanni Storti ha composto l’amato trio meglio conosciuto come “Aldo Giovanni e Giacomo”. Oltre ad essere attore comico, Giacomi Poretti vanta diverse esperienze anche nel mondo teatrale, cinematografico e televisivo, in solitaria o accompagnato dai suoi due collaboratori. Assieme hanno dato vita a film che hanno lasciato un segno indelebile nella storia della comicità italiana.