Gabriele Gravina
“L’obiettivo? Accorciare le distanze con i territori”
di Maurizio Conti e Alessio Conforti
Ripartire dalle realtà più piccole per far crescere, ancor di più, il mondo del calcio. Questo il senso della visita veneta del presidente della Figc (Federazione Italiana Giuoco Calcio) Gabriele Gravina, recatosi qualche settimana fa a Mestre, nella sede del Comitato Regionale Veneto, per incontrare i rappresentanti del calcio dilettantistico e giovanile. Il preludio perfetto prima di quei momenti di gioia assoluta arrivati grazie alla vittoria nella nostra Nazionale all’Europeo.
Presidente Gravina, quale l’obiettivo della sua visita in Veneto?
Toccare con mano la situazione del calcio di provincia per illustrare quanto abbiamo già fatto e per dare ulteriori risposte alle criticità emerse dal prolungato stop imposto dalla pandemia.
In generale qual è la sua linea?
È mia intenzione accorciare le distanze tra la Figc e i territori, raccogliendo suggerimenti utili a completare il processo di sostegno al calcio di base. Tutto è iniziato con lo stanziamento di diversi contributi e l’approvazione di norme che hanno consentito la ripresa dell’attività, delineando un piano per recuperare i 200 mila tesserati che nell’ultimo anno hanno smesso di giocare. Lo dobbiamo ai giovani e alle loro famiglie, perché senza sport questa rischia di essere una generazione penalizzata. Il calcio è invece la cura perché ci aiuta a relazionarci con il prossimo.
Qual è lo stato di salute dello sport più amato dagli italiani?
C’è grande fibrillazione intorno al mondo del calcio, ma questo vale per ogni settore. Il calcio forse è quello che ha reagito molto meglio nei confronti delle difficoltà che sono emerse, da un punto di vista economico e sociale. È stata una reazione decisa.
Cosa può dirci invece della nostra regione?
Per noi il Veneto rappresenta una sorta di fiore all’occhiello, sotto il profilo del dinamismo imprenditoriale e progettuale. Una dimostrazione di questo, con grande qualità e capacità, è stato proprio il percorso del Venezia, che ci ha fatto vedere quanto è importante utilizzare oggi quel veicolo di comunicazione che grazie al calcio consente di mostrare le bellezze architettoniche e storiche della città.
I lagunari in A è un bel messaggio per l’Italia al mondo…
L’arrivo del Venezia nella massima serie è uno spot straordinario. Il calcio consente di avere una visibilità che permette di agevolare la conoscenza dei territori.
La sua speranza?
Assistere a un nuovo “esempio Venezia”!