Parlare con un artista è sempre un’esperienza interessante e coinvolgente, ma parlare con Paola è stato davvero entusiasmante.
Vi chiederete il motivo della mia affermazione, che vi racconto con molto piacere.
Paola è un’artista briosa, energica e solare, quando si parla di arte con lei si possono percepire note di gioia che avvolgono le persone che le stanno vicino, come amici e familiari che la sostengono nel suo percorso artistico. Il suo avvicinamento all’arte avviene a trent’anni con l’arrivo dei suoi due figli. In quel momento, racconta Paola, si è dedicata all’arte per scaricare le tensioni accumulate durante il giorno scoprendo che quest’attività le donava gioia, serenità e distensione.
Grazie all’aiuto della curatrice Loredana Trestin, Paola è riuscita a farsi strada e a classificarsi al secondo posto alla Biennale di Firenze.
La ricerca e la sperimentazione accompagnano Paola, consapevole di essere approdata all’arte senza aver frequentato studi specifici, provando varie tecniche e stili che la arricchiscono quotidianamente. Principalmente votata a due elementi fondamentali, materia e colore, la sua arte astratta si diffonde in vortici cromatici che rapiscono lo spettatore.
Negli ultimi anni, racconta sempre Paola, si è avvicinata alla resina epossidica per poter utilizzare la sua brillantezza, luminosità e profondità.
Consiglio a tutti gli appassionati d’arte, e non solo, di visitare il sito di Paola Bettello https://paolabettello.altervista.org/ e di lasciarsi immergere nel suo mondo unico e affascinante.