JJ10_meo sacchetti

Vince e diverte

di Cesare Barbieri

Il suo gioco di velocità esalta squadra e tifosi. Uno scudetto vinto con Sassari, poi una Coppa Italia e le semifinali play-off con Cremona. Sacchetti allenerà la Nazionale ai Mondiali che si giocheranno in Cina, esordio con le Filippine il 31 agosto.

La sua pallacanestro è tra le più divertenti. Le squadre di Romeo “Meo” Sacchetti ti appagano gli occhi ed entrano nel cuore: giocano in velocità e difendono quanto basta. Divertono gli spettatori e, soprattutto, divertono i giocatori che si sentono liberi di esprimere il loro talento. Uno scudetto vinto a Sassari, tre Coppe Italia (due in Sardegna e una a febbraio con Cremona) e una SuperCoppa d’Italia, questo il bottino dell’allenatore al quale Gianni Petrucci, presidente della federazione, ha affidato la Nazionale. Nazionale che sabato 31 agosto esordirà al Mondiale, in Cina, avversarie le Filippine.

 

  • Come nasce la sua idea di basket?
    Ho sempre allenato club che non avevano budget smisurati, non potevamo permetterci di ingaggiare un centro dominante. Così ho deciso di puntare sulla velocità.
  • Lei ai giocatori trasmette grande sicurezza. Non si arrabbia mai per un tiro sbagliato…
    Ci mancherebbe, sono stato giocatore prima di loro, so cosa vuol dire avere un allenatore che ti permette di giocare in serenità. La tranquillità porta percentuali di tiro migliori…
  • Giocando in velocità spesso si tira smarcati…
    Proprio così. In questo modo, i miei giocatori con percentuali migliori, possono tirare smarcati e segnare con facilità. Non voglio che tirino tutti, i ragazzi sanno chi può prendere un tiro e chi, invece, è meglio che passi la palla.
  • Assenza di un centro dominante, gioco in velocità: come giocava la Berloni Torino negli Anni ’80? 
    Ricordo con piacere quegli anni: avevamo un’ottima squadra, contropiede e transizione erano le nostre armi. Mi piaceva moltissimo anche la Cantù di Marzorati, cercavano subito di andare a canestro.
  • Quando giocava lei, le manifestazioni per le nazionali erano in programma a giugno, ora si gioca prima dell’inizio dei campionati.
    Il calendario della stagione porta i giocatori allo stremo: 30 partite di campionato, i play-off, senza contare le coppe europee… l’Eurolega ha 30 partite di stagione regolare. Meglio un po’ di riposo, riprendere dopo la metà luglio e giocare a settembre.
  • Il 31 agosto esordiremo al Mondiale contro le Filippine, poi l’Angola e per ultima la Serbia. Due vittorie e si passa il turno…
    Noi dobbiamo essere concentrati sulla prima partita, non è mai facile l’esordio in una manifestazione internazionale. Noi dobbiamo vincere contro Filippine e Angola, poi andremo a giocarcela con la Serbia, che ha giocatori eccezionali.
  • Superando il turno, per puntare ai quarti, ci sarà da eliminare la Spagna…
    Un’altra squadra fortissima, con Serbia e Stati Uniti la migliore dei Mondiali. Ma noi dobbiamo essere concentrati sulla partita con le Filippine, la prima. Una buona prestazione offre al gruppo delle conferme sul lavoro svolto.
  • Coach, lei è stato un grande giocatore…
    Ma come allenatore ho fatto meglio, in campo lo scudetto non l’ho vinto, in panchina sì. E, quella vittoria con Sassari è stata semplicemente esaltante: perché una regione intera si è identificata in noi.
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