JJ21_laguna del mort_jesolo_ph emanuele bonadio

Natura incontaminata e da scoprire

di Manuel Pavanello

La spiaggia della Laguna del Mort, di ben 125 ettari, ha avuto origine in seguito a una piena – tra le tante – del Piave nel 1935, in una posizione antistante all’ultimo braccio della foce tra Cortellazzo ed Eraclea Mare. Sostanzialmente si tratta di un “ramo morto” del fiume sacro alla Patria. Per accedervi a piedi occorre passare attraverso il comune di Eraclea, ma per legge la spiaggia vera e propria fa parte del territorio di Jesolo. L’ingresso via terra e la parte nord-ovest è coperto da una pineta (Valle Ossi) che ricade interamente sotto Eraclea, ma la “spiaggia del Mort” vera e propria è jesolana.

C’è molto da ammirare dal punto di vista naturalistico. La flora è suggestiva e comprende, oltre ai pini e ai ginepri, molte piante erbacee come l’ammofila arenaria, l’eringio marino e il ravastrello. La fauna è piuttosto variegata e vanta specie quasi scomparse nella zona urbana come la lepre indigena, la donnola, il rospo smeraldino, il ramarro e serpenti generalmente non velenosi. Numerose sono le specie di uccelli che si possono avvistare qui e, per ricordare solo i principali, citiamo l’Alzavola, il Fratino, il Germano Reale, la Marzaiola, gli Aironi cenerini e rossi, la Garzetta, la Poiana e il Falco pecchiaiolo. Non è un caso che questo tratto di arenile bellissimo, selvaggio e incontaminato sia stato inserito tra gli 11 più belli d’Italia da Legambiente nel 2003.

Un’area della nostra città tutta da ammirare e scoprire nella sua straordinaria varietà ambientale. Che aspettate?

Keep calm…e godiamoci il panorama!

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