Tra città, agricoltura & innovazione
Il presidente del Consorzio Italiano Biogas: “Accelerare sulla transizione ecologica”
di Alessio Conforti
Da un lato la crisi energetica, dall’altro la difficoltà di approvvigionamento dei fertilizzanti chimici. Il mondo dell’agricoltura fa i conti con le sfide del presente, più che del futuro. Piero Gattoni, presidente del Consorzio Italiano Biogas, non nasconde la necessità di accelerare sulla transizione ecologica. Un tema che riguarda indistintamente tutta la penisola. Concetti ribaditi nel corso dell’unica tappa veneta del tour nazionale del Consorzio a Caorle.
- Presidente, perchè produrre biogas è un’opportunità?
Avere un modello di produzione circolare non solo è più sostenibile da un punto di vista ambientale, ma rende le aziende agricole più competitive. La produzione di biogas stimola la transizione agroecologica delle aziende.
- Come viene sviluppato il gas?
Le matrici agricole sono per definizione quelle che partono dagli effluenti zootecnici, che trovano nella digestione anaerobica una valorizzazione energetica. La gestione in ambienti chiusi evita poi il rilascio delle emissioni.
- Cosa può essere ulteriormente valorizzato?
Le sottoproduzioni agroalimentari e le culture di integrazione, ossia di secondo raccolto. Attraverso la produzione del digestato, a valle del processo, abbiamo un fertilizzante e riportiamo sostanza organica al terreno. Con benefici ambientali e risparmi.
- Che periodo sta vivendo il settore agricolo?
I valori delle materie prime che usiamo nel settore zootecnico sono di fatto quasi raddoppiati. I costi sono saliti per l’effetto del conflitto in Ucraina: i Paesi tendono a tenersi le materie prime e non a venderle. Poi abbiamo un effetto importante sul costo energetico, in particolare dei carburanti, perchè le aziende agricole sono particolarmente energivore. Chi produce materie prime si trova ad avere costi di produzione aumentati, con difficoltà a reperire concimi chimici.
- Il PNRR prevede incentivi sul tema…
Esatto. Nel Recovery Plan è prevista una misura specifica per la conversione e la promozione di nuovi impianti di biometano e tecnologie di transizione agroecologica.
- Quali tipi di aziende possono convertirsi in questo tipo di attività?
La digestione anaerobica è una tecnologia che per elezione si abbina alla produzione zootecnica. Anche la piccola azienda può produrre biogas. E’ ovvio che si possono sviluppare approcci consortili o cooperativi.
- Perchè incontrate le aziende agricole in tutta Italia?
L’obiettivo è quello di far vedere che la nostra visione di agricoltura del futuro è già concretizzabile. Abbiamo tutto, tecnologie e know how. Bisogna solo fare formazione e convincere gli imprenditori a investire nelle nuove tecnologie.