JJ26_PERCORSI CICLABILI_Lio Picccolo

Sant’Erasmo e Lio Piccolo, bellezze a poche pedalate da Jesolo

di Alessio Conforti

Festività pasquali all’insegna degli antichi borghi lagunari. È la nostra proposta per questo periodo primaverile che ben combacia con il rifiorire di un territorio tutto da valorizzare. Ovviamente in sella alle nostre amate biciclette. Vi portiamo laddove con l’auto si fatica ad arrivare, ossia i tradizionali abitati di Sant’Erasmo e Lio Piccolo, uno dei principali porti dell’antichità dell’area alto-adriatica. Un percorso consigliato per gli amanti dei tramonti da favola, ma anche delle uscite giornaliere ricche di avventura. Il percorso è facile e non presenta particolari difficoltà. Oltrepassato il ponte che da Jesolo conduce alla vicina Cavallino-Treporti, si procede a destra verso via del Casson, una strada parallela alla provinciale 42 che guarda la laguna di Venezia e consente di arrivare in via Pordelio, percorrendo tra l’altro la nuovissima pista a sbalzo inaugurata la scorsa estate. La vista è mozzafiato. Arrivati a Ca’Ballarin si torna sulla principale, via Fausta, svoltando dopo diversi chilometri alla volta di Treporti. Affrontato il ponte che permette di arrivare alla località veneziana, si aprono due ipotesi. Quella di destra ci conduce a Lio Piccolo, una località di  poche decine di abitanti: è un insieme di isolotti separati da stretti canali. Da ammirare la piazzetta del Borgo. Nei fine settimana sono stati limitati gli accessi ai veicoli a motore. A sinistra, nel nostro viaggio, si va invece verso Sant’Erasmo. Un paradiso agrario dove da sempre si coltivano con successo frutti e ortaggi: in particolar modo il carciofo violetto e il mosto d’uva. Ci si arriva con i mezzi pubblici. L’isola è lunga circa quattro chilometri. Pochi sanno che Sant’Erasmo, già alla fine del 1800, si trovava direttamente sul mare ed era parte dell’allora linea di costa. La costruzione dei moli foranei alla bocca di porto di Lido trasformarono l’assetto allontanando l’isola dal mare Adriatico. Cosa vedere? Si può visitare la Torre Massimiliana, fortezza costruita dagli austriaci nei primi anni del 1800, e la Chiesa del Cristo Re. 

Il pensiero sulla via del ritorno? Ne è davvero valsa la pena.

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