Le chiese di Jesolo
Punti fermi, tra storia e tradizioni
di Giovanni Cagnassi
Una, quasi, in ogni piazza. Dal Paese al Lido le chiese di Jesolo sono un punto di riferimento per la comunità cristiana del territorio. Durante l’estate, quando migliaia di turisti si aggiungono da tutto il mondo per trascorrere la vacanza, non mancano neppure i tantissimi fedeli che partecipano alle celebrazioni.
La località, infatti, vanta la bellezza di numerosi luoghi di culto, che si riempiono non solo di connazionali ma anche di cittadini tedeschi, austriaci, dei Paesi dell’Est e dall’Europa intera.
La chiesa di San Giovanni Battista, o anche duomo di San Giovanni Battista, è la parrocchia più antica di Jesolo. La sua è una storia tutta da scoprire, che risale ancora all’antica Equilim, ovvero l’antenata della città. Era l’isola in cui le popolazioni si rifugiarono a seguito dalle invasioni barbariche, fuggendo dall’entroterra e dal territorio opitergino.
Il monastero, un tempo presente, fu realizzato all’inizio del XII secolo per volere del doge Ordelafo Falier. La chiesa, le cui dimensioni sono di circa 20 x 45 metri con pianta a croce latina, è interamente in mattoni di laterizio. Un luogo tutto da visitare, che vanta numerosi aspetti da approfondire. Il progetto è ispirato all’antica cattedrale cittadina, la basilica di Santa Maria Assunta, costruita nel IX secolo nel sito delle Antiche Mura. Era questa la cattedrale della diocesi di Equilium: una delle più importanti della Laguna Veneta, seconda solo alla Basilica veneziana di San Marco.
L’interno è diviso in tre navate separate da colonne in pietra e pilastri in mattoni. Vi è conservato l’antico fonte battesimale e la bellezza di cinque altari: l’altar maggiore, l’altare del Santissimo Sacramento, l’altare di Sant’Antonio da Padova, l’altare della Vergine e l’altare di San Giuseppe. Il catino absidale è affrescato con la scena del Battesimo di Gesù. Il campanile, imponente, vanta un concerto di 6 campane a slancio in scala diatonica, fuse dalla De Poli di Vittorio Veneto nel 1961.
Negli anni ‘50 sorge invece la chiesa del Sacro Cuore di Gesù, nella cornice di piazza Trieste, al centro del Lido. Nel secondo dopoguerra, infatti, con l’aumento della popolazione in Paese fu necessario costruire una nuova e grande chiesa. Il progetto fu affidato all’architetto Ernesto Damiani e iniziò nel 1950 per ospitare i primi fedeli solo un anno più tardi.
Ma i luoghi di culto in città non finiscono qui. C’è infatti la Chiesa dei Santi Liberale e Mauro, vicino a piazza Milano, sempre al Lido, mentre in zona Pineta troviamo quella di S.Teresa, in via Belgio. D’estate è attiva anche quella in via Levantina, l’oratorio San Domenico e Carlo, mentre non manca un punto di riferimento anche all’ospedale cittadino.
In piazza Trento c’è la chiesa “Sacro Cuore di Gesù” e in via Vespucci, vicino a piazza Nember, troviamo Maria “Capitana da Mar”, tra le ultime realizzate a Jesolo: era la primavera del 2014.
Continuando il nostro viaggio, non possono mancare le frazioni con la chiesa di Sant’Antonio Abate a Ca’ Pirami, San Giuseppe, a Cortellazzo, la chiesa del Cristo Re, in località Salsi, quella di San Giuseppe a Ca’ Fornera e Santa Maria Assunta a Passarella di sotto, frazione ai confini con San Donà di Piave.
Luoghi di culto e di preghiera molto legati al mondo contadino e a quello della pesca, che in passato hanno rappresentato una fonte di sostentamento per le popolazioni di queste zone prima dell’avvento del turismo. Le chiese di Jesolo, anche oggi come allora, continuano a rappresentare una tradizione religiosa presente e ancorata alla comunità locale.