
di Alessio Conforti
È ufficialmente iniziato il conto alla rovescia in vista dei festeggiamenti del Santo Patrono di Jesolo, ricorrenza fissata ogni anno per il 24 giugno. La località, in centro storico, vive giorni molto attesi con diversi appuntamenti legati alla storia, alle tradizioni e alla religione cattolica con l’omaggio alla figura di San Giovanni Battista. Usanza vuole che la sera del 24 giugno residenti e turisti si ritrovino a Jesolo Paese per assistere ai fuochi d’artificio che risplendono sul fiume Sile, anticipati nei giorni precedenti da una serie di eventi. Ma com’era vissuta questa giornata negli anni addietro? Giuseppe Priviero, detto “Beppino”, è una memoria storica per Jesolo. Dall’alto dei suoi quasi 80 anni, quella festa la ricorda molto bene.
“Settant’anni fa ero un bambino -spiega Priviero- e San Giovanni era per tutti una grandissima festa. Dopo il Natale e la Pasqua era la ricorrenza più importante. A Jesolo Paese arrivavano tutti i residenti delle vicine frazioni, il lido non era quello di oggi. C’erano anche le giostre per i più piccoli, i negozi allestivano vetrine molto particolari. La comunità era molto unita, anche da un punto di vista religioso. Si respirava un clima diverso rispetto ad ora. I fuochi d’artificio non c’erano, sono arrivati all’incirca una ventina di anni fa”.
Jesolo all’epoca era diversa dalla città turistica di oggi. “Nei primi anni ‘50 non c’era il turismo di oggi. E non era come è ora, che nel corso dell’estate ci sono circa 300 eventi. Quella data -conclude- era un qualcosa di unico, che rimane tutt’ora per gli jesolani ma non come all’epoca, quando era davvero una data speciale per tutti”.
In ricorrenza della festa del Santo Patrono di Jesolo, San Giovanni Battista, è stata allestita la mostra fotografica d’epoca “Jesolo Centro Storico… C’era una volta” dedicata alla città e promossa dall’Associazione Commercianti del Centro Storico con il patrocinio del Comune di Jesolo e in collaborazione con l’Assessorato al Commercio. Passeggiando per le vie si possono ammirare i pannelli completi di foto e descrizioni sia sui muri della città che nelle vetrine dei negozi, una finestra sul passato per non dimenticare le nostre radici.
Pubblicato da: Redazione il 24/05/2023