Pasticceria Delle Rose: un gusto lungo oltre mezzo secolo

di Giovanni Cagnassi

Chiude dopo 58 anni la Pasticceria Delle Rose di via Aquileia, ma non è un addio forse solo un arrivederci. Carlo Mogno è figlio d’arte. Il padre Alfeo aveva iniziato questa dinastia di pasticceri nel 1966. Erano anni d’oro al lido di Jesolo, in estate come d’inverno. La società di gestione con le sorelle Luana e Serena è stata chiusa da qualche settimana.

«Abbiamo vissuto anni meravigliosi», ricorda orgoglioso il signor Carlo, «aveva iniziato tutto mio  papà Alfeo nel 1966 aprendo una pasticceria solo stagionale. Dal 1974 siamo stati sempre aperti nell’arco dell’anno e dal 1975 siamo diventati la Pasticceria Aquileia e, dal 1985, Pasticceria delle Rose». 

«Siamo conosciuti», prosegue Carlo, «abbiamo la nostra clientela affezionata e di questo ne siamo fieri. Bisogna ammettere che oggi siamo di fronte ad anni duri, sicuramente molto più di quando abbiamo iniziato. La vita è cambiata, è cambiato anche il modo di approcciarsi a determinate attività come la nostra. E i costi, un tempo molto più bassi, sono notevolmente aumentati. Adesso la clientela chiede anche più servizi, ad esempio per le modalità di incarto. Non dimentichiamo che è arrivato anche l’ euro e abbiamo vissuto il dramma della pandemia. Ma sono stati anni fantastici che non dimenticheremo».

Il mondo rispetto a un tempo è cambiato.  «Una volta la gente mangiava di più», dice ancora il pasticcere di Jesolo, «oggi ad esempio è molto diffuso lo stile vegano, ci sono i celiaci. La gente sta attenta a quello che mangia e alle quantità. Pensa di più alle colazioni. Sono tanti i cambiamenti che incidono e con i quali una pasticceria deve fare i conti assieme ai costi del personale, alle difficoltà di trovare giovani che siano formati per questa professione che richiede passione oltre che competenza: questa è la sfida del futuro». 

Carlo Mogno è stato anche premiato dal Comune per il suo lavoro e la sua storia di oltre mezzo secolo nella città balneare. Comunque il suo non è un addio, piuttosto un arrivederci. 

E se saranno ancora rose…fioriranno.

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Pubblicato da: Redazione il 02/12/2024

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