
Intervista a Claudia Romanello
“Custode del condominio Rossini da 54 anni: vi racconto questa zona di Jesolo”
di Alessio Conforti
Ci sono storie che sembrano nate proprio per essere raccontate. Un po’ come quella di Claudia Romanello, 78 anni, custode del condominio Rossini, al lido ovest, dalla bellezza di 54 anni. A Jesolo ci è arrivata quasi per caso, nel 1970, da un comune della Marca Trevigiano. E da allora quel palazzo, situato tra le piazze Marina e Nember, non lo ha mai più lasciato, diventando per clienti e amici una sorta di istituzione. Abbiamo deciso di scambiare due chiacchiere con lei, per rivivere assieme quei momenti e farci raccontare qualche aneddoto di un passato che non è poi così lontano.
Claudia, quali sono state le tue attività in tutti questi anni?
Diciamo quelle solitamente svolte da chi ricopre il ruolo di custode: controllo, pulizia e supporto ai proprietari delle case vacanze. Ma per molti sono stata una sorta di parente, amica e confidente. Da qui non scappa nulla.
Cosa rappresenta per te il condominio “Rossini”?
E’ la mia vita. Sono trattata da mamma, zia e nonna. Tutti mi vogliono bene, ho carta bianca e si fidano solo di me.
Cosa puoi dirci di questa zona e di com’era un tempo?
Questa è una bellissima zona di Jesolo, tranquilla e ideale per le famiglie. Il mondo del turismo, a ogni modo, è cambiato tanto. I primi anni erano quelli dei tedeschi, ma anche di inglesi e francesi. Ora per la maggior parte abbiamo italiani.
La tua è una storia che parte da lontano…
Sono arrivata a Jesolo da Breda di Piave per fare un mese di vacanza con due bambini. Praticamente facevo la baby-sitter. Scendendo in spiaggia ho incontrato un signore: era il 1 luglio 1965. Quell’uomo, tre mesi dopo, sarebbe poi diventato mio marito.
Difficile immaginare quante persone tu abbia visto scendere da quelle scale. Ci hai mai pensato?
Si, tante volte devo dire. Ho assistito a 4 generazioni e mi appresto a vivere con soddisfazione la quinta. Da decenni vedo famiglie intere crescere e devo ammettere che qui abbiamo davvero dei bravi proprietari. La gioventù si è evoluta: oggi vediamo tanti ragazzi sempre con il cellulare in mano: ma tutti mi rispettano e questo è l’importante.
Qual è la cosa che più ti rende orgogliosa?
Aver visto padri che un tempo erano bambini e che ora sono diventati genitori, a loro volta con figli a seguito. Il loro denominatore comune, con il passare di tutti questi anni, è certamente il condominio Rossini. E in qualche modo, a sua volta, anche io.
Cosa ricordi degli anni trascorsi?
Tante volte, soprattutto d’estate, ci troviamo a parlare del passato: le cene, i pranzi e le feste all’aperto. Quanti ricordi, quanti aneddoti e quante risate. Alla fine stento a credere, dopo tutti questi anni, di essere ancora qui e di aver trascorso un’altra stagione. L’ennesima. Però io sto bene quando sono al condominio Rossini. E i condomini sono felici di trovare ancora me: questo è l’importante.
Pubblicato da: Redazione il 02/12/2024