Il Veneto e le sue bellezze_ROVIGO_Po

Un patrimonio di città d’arte e luoghi ricchi di storia

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BELLUNO – MONTE PELMO 

Il Monte Pelmo è un imponente massiccio che delimita a Nord la Val di Zoldo, è alto 3168 m ed è affiancato ad ovest da un altro gruppo montuoso, leggermente più basso, chiamato Pelmetto. Il Pelmo è stata la prima cima delle Dolomiti ad essere scalata: nel 1857 infatti, l’inglese John Ball raggiunse per primo la cima del monte, dichiarando in seguito di aver scelto questo in particolare perché gli era sembrato il più bello fra tutti i rilievi delle Dolomiti. Alla base del monte sorgono tre rifugi, situati lungo i percorsi più battuti dagli escursionisti; di grande valore storico e paesaggistico è poi l’altopiano di Mondeval, facilmente raggiungibile. Da lì, con una traversata di circa 6 ore, è possibile raggiungere il suggestivo Passo Giau.

CURIOSITÀ: Il Monte Pelmo, data la sua conformazione a doppio monolite, è chiamato anche “el caregòn de’l Padreterno”, cioè il “trono di Dio”, per l’avvallamento del suo circo glaciale visibile ad Est.

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PADOVA – ABANO TERME 

Abano Terme, situato sui Colli Euganei, è il principale centro delle Terme Euganee, un insieme di sorgenti naturali di origine antichissima. Il potere benefico dell’acqua termale, unito ad un’organizzazione alberghiera che ospita fino a 250.000 turisti l’anno, ha reso Abano una delle località fango-terapeutiche e termali più importanti al mondo. Le sue acque termali, che toccano una temperatura di 87°, arrivano dalle Alpi e sgorgano dal Poggio di Montirone, arricchendosi lungo il percorso sotterraneo di minerali. 

Il centro della città è suddiviso in due zone: Abano Vecchia, il centro storico, e Abano Nuova, il polo turistico. Caratteristiche del centro storico sono le molte ville nobiliari, oggi adibite soprattutto a musei o hotel.

CURIOSITÀ: Gli abitanti di Abano Terme vengono chiamati Aponensi; il termine aponus deriverebbe secondo alcuni dal latino e avrebbe attinenza con l’acqua, ma l’etimologia è tuttora incerta.

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ROVIGO – PO 

Il fiume Po, lungo 652 km, è il maggior fiume italiano, nonché quello con il bacino idrografico più esteso. Nasce in Piemonte, dal Monviso, attraversa tutto l’arco settentrionale italiano per poi sfociare nel Mar Adriatico; con il suo corso, segna in parte il confine tra Lombardia ed Emilia-Romagna e divide interamente il territorio di quest’ultima dal Veneto. Era conosciuto sin dai tempi dell’antica Grecia con il nome di Eridanòs; invece, per i Celto-liguri che abitavano la zona dal IX secolo a.C. il Po era noto come Bodinkòs, legato ai concetti di scavare e rendere profondo. L’antica denominazione latina Padus, da cui l’aggettivo padano per indicare la pianura e il nome finale Po, dovrebbe derivare proprio da questa radice etimologica. 

CURIOSITÀ: Tra le molte creature leggendarie che si dice abitino nel fiume, spicca fra tutte la “Borda”: un essere spaventoso che afferrava e trascinava sott’acqua chi camminava lungo le sponde.

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TREVISO – ASOLO

Dal 2020 parte del club “Borghi più belli d’Italia”, Asolo è un piccolo centro della Marca Trevigiana, appoggiato su un colle e attorniato da vigneti e dominato da una Rocca. Definita da Giosuè Carducci “la città dai cento orizzonti”, è stata meta in passato di molti artisti, dal poeta inglese Robert Browning all’attrice Eleonora Duse. 

Simbolo della città è il Castello della regina Cornaro, costruito nel X secolo come sede dei podestà veneziani; dal 1489 al 1510 divenne la dimora di Caterina Cornaro, regina di Cipro, Gerusalemme e Armenia e signora di Asolo, da cui il palazzo prese il nome. Fu negli anni del suo soggiorno presso il Castello che Pietro Bembo scrisse Gli Asolani. Oggi, ospita il Teatro cittadino intitolato ad Eleonora Duse.

CURIOSITÀ: Dal 26 maggio 2005, Asolo compare anche su un francobollo: questo fa parte della “Serie Turismo 2005” e raffigura uno scorcio della città con la Torre Civica e la Rocca medievale.

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VERONA – CASCATE DEL MOLINA

Il Parco Cascate del Molina si trova a Fumane, non distante dal Lago di Garda. Copre una superficie di quasi ottantamila metri quadrati e tra grotte, cascate e una ricca vegetazione, è un’oasi di pace ideale per un’escursione naturalistica o una gita rilassante. 

Al suo interno sono presenti tre itinerari che si differenziano per lunghezza e difficoltà di percorrenza; il più semplice, il Percorso Verde, porta alla visita della Cascata Spolverona e delle Cascate Verde e Nera. Il secondo è il Sentiero Rosso, che permette di ammirare, tra le altre cose, la Cascata del Doppio Covolo e la Cascata dell’Orso; infine, l’ultimo sentiero, il Percorso Nero, conduce fino ad un punto panoramico da cui si gode di una vista mozzafiato su tutto il Parco. 

CURIOSITÀ: Pochi sanno che nel 2013 la cantante Giorgia ha scelto proprio il Parco delle Cascate del Molina per registrare una parte del videoclip della sua canzone Quando una stella muore.

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VICENZA – CALÀ DEL SASSO

Calà del Sasso è un percorso a gradini che collega Valstagna, frazione del comune di Valbrenta, a Sasso, frazione di Asiago. Nel XVI secolo gli scambi fra pianura e montagna erano ancora molto difficoltosi data la mancanza di collegamenti ma per Valstagna l’unica fonte di reddito era il taglio e il trasporto a valle dei tronchi d’albero: per questo motivo, nel 1398, Gian Galeazzo Visconti, duca di Milano, rese percorribile la Valle del Sasso facendo costruire la lunghissima scalinata in pietra di 4444 gradini e un dislivello complessivo di 744 m, fiancheggiata da un canale che permetteva la discesa dei tronchi fino al Brenta. La scalinata venne ampiamente sfruttata dai Veneziani dal XV fino al XVIII secolo per trasportare il legname all’Arsenale.

CURIOSITÀ: Secondo una credenza popolare, basata su una leggenda su due giovani di Sasso, se due fidanzati percorrono mano nella mano l’intera scalinata, sono destinati ad amarsi per sempre.

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