

È ormai usanza comune identificare le terre del Piave con i grandi vitigni internazionali a bacca rossa (su tutti Merlot e i Cabernet). Se certamente questi, dopo oltre cent’anni di storia, possono essere definiti “vini della tradizione”, è pur vero che sul Piave resistono due vitigni nativi, nel senso più autentico della parola. Più famoso al pubblico, il Raboso, dona un rosso “rabbioso” come suggerisce il nome stesso, ricco di tannini spigolosi e dotato di un’acidità tagliente; stupisce la sua versatilità: regala grandi rossi da invecchiamento, passiti, metodi classici, rosati e ancestrali. Meno noto il Grapariol, bacca bianca che trova la sua peculiarità nella forte acidità, caratteristica che permette alla pianta di resistere alle malattie nelle umide estati Padane e di regalare vini frizzanti semplici ma dalla strabiliante freschezza. È così che possiamo trovare un esempio virtuoso di attaccamento al territorio a Zenson di Piave, dove l’azienda agricola Terre Grosse valorizza questi due vitigni, simbolo di sapori e tradizioni, ahimè, sempre più infrequenti.
Pubblicato da: Redazione il 16/06/2025