Dalla frenesia della città alla pace della campagna
di Alessio Conforti
Immaginate di passare dal rumore di una città rombante all’affascinante quiete della campagna. È lo scenario offerto dall’itinerario ciclabile “Bonifica”, un tragitto semplice e adatto a tutti, caratterizzato da una molteplicità di paesaggi. Lo abbiamo scelto per voi, per farvi attraversare luoghi imperdibili, a colpi di bicicletta. Venite con noi.
Si parte dalla trafficata provinciale 42, all’altezza di piazza Mazzini, e si prosegue fino alla rotatoria di via Equilio, nel cuore della località. Imboccata la terza uscita del grande rondò, si percorre la lunga pista ciclabile di via Roma Destra, un tragitto utilizzato sia per l’entrata che per l’uscita dal Lido. Giunti ormai verso la fine del percorso, una volta attraversata la strada, si gira a destra, in via Borgonuovo, continuando lungo via Goldoni e poi per un tratto di via Ca’ Gamba, una zona del lido est. Da lì si pedala alla volta di via Calvi.
Qui si entra in un nuovo mondo tutto da esplorare. Quello della campagna e del verde, così distante dalla frenesia cittadina ma al contempo così vicino alla stessa, essendo a pochi chilometri dal centro. Ebbene, via Calvi vi condurrà in spazi dove a dominare è l’agricoltura più incontaminata, con il soffio del vento che piega, con la sua forza, colture e distese agresti.
Cartina alla mano, giunti quasi alla fine della strada, è possibile svoltare a sinistra, entrando in via Fornasotto. Arrivati quindi a un bivio, si gira a destra (rimanendo sempre su via Fornasotto) e poi si imbocca la prima traversa a sinistra, addentrandosi nel bel mezzo di un itinerario sterrato, dominato da pace e profumi agricoli, da percorrere senza fetta e con spirito osservativo.
Una volta concluso questo tragitto, saremo accolti da via Miozzo. Con tre opzioni a nostra disposizione. La possibilità di proseguire a destra, andando verso la Pineta, o a sinistra verso via Cavetta e il Cortellazzo, alla foce del Piave. Oppure, semplicemente, quella di tornare indietro, facendo la tratta inversa.
Questo tragitto è un percorso da veri avventurieri e curiosi. Permette di immergersi in un territorio dove campi un tempo paludosi sono stati resi produttivi grazie all’ingegno dell’uomo. Un paesaggio che si può toccare con mano e che rappresenta un vanto poco conosciuto. Ma meritevole, come tanti altri, di essere approfondito.