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Via Bafile, il salotto della città

di Giovanni Cagnassi

È il salotto “all’aperto” di Jesolo da decenni. Via Bafile è la storia della città balneare, dello struscio e delle foto al lido. Ricordi che ancor oggi sono testimonianza di uno splendore rimasto sempre intatto.

Nel 1982, estate dei mondiali in Spagna vinti dalla nazionale italiana, arriva la sperimentazione dell’isola pedonale permanente. Allora si chiamava così e non era ancora arrivata la formula della Ztl, zona a traffico limitato. Nacque in questo modo il tratto pedonale più lungo d’Europa, circa 10 chilometri di passeggiata quasi ininterrotta e punteggiata da negozi, ristoranti e alberghi tra lido centro, est ed ovest.

Ma il cuore pulsante di questa immensa arteria commerciale è via Bafile,  dedicata al pluridecorato tenente di vascello della Regia Marina, eroe della Grande Guerra. Un percorso, quello che va da piazza Marconi a piazza Mazzini, da sempre sotto i riflettori: un vero e proprio palcoscenico per il jet set jesolano, veneto e internazionale. 

Una passeggiata sotto le stelle che anche i turisti stranieri hanno sempre amato per la varietà dell’offerta commerciale e l’eleganza. Perché in quegli anni fare due passi in via Bafile era come camminare per via Montenapoleone a Milano o via Veneto a Roma. Ci voleva il dress code richiesto per l’occasione. 

Dai paesi limitrofi arrivavano al sabato sera i giovani della buona borghesia, gli operai che avevano finito il turno. Impomatati all’inverosimile e avvolti dall’abito di rigore si preparavano all’evento settimanale dell’estate. Da San Donà giungevano addirittura in bici, i più fortunati in motorino o in auto dividendosi le spese per la benzina.

Negli anni ‘60, quando Jesolo si è affermata nel panorama turistico nazionale e internazionale, le foto degli “scattini” erano una tradizione consolidata. Tanti turisti conservano ancora a casa quelle foto, in bianco e nero e poi a colori, un po’ sbiadite a ricordare l’amore estivo, la passeggiata con la fidanzata che sarebbe diventata moglie, le scorribande con gli amici.

Oggi, cambiati i tempi, dimenticate le macchine fotografiche e le Polaroid con le loro istantanee, ci sono i giovani armati di smartphone per le foto e soprattutto i selfie che viaggiano in rete e sui social.

C ‘eravamo dunque, in via Bafile, e ci siamo ancora a passeggiare in quest’estate piena di incognite, che però conserva ancora integralmente la voglia della vacanza al mare. Nei week-end la passeggiata pedonale torna protagonista assoluta con i bar per lo spritz, le pizzerie o le cene a base di pesce.

Perchè se c’è una cosa vera, da queste parti, è che cambiano i tempi e le mode. Ma non via Bafile.

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