Piazza del Granatiere, dove si respira la storia
di Giovanni Cagnassi
Piazza del Granatiere, all’estremità est di Jesolo, nella frazione di Cortellazzo, è un angolo della città che trasuda passione, sangue, dolore e che ci ricorda il sacrificio di quegli uomini che combatterono sul fronte del Piave per difendere la patria dal nemico invasore austriaco.
Quest’area sorge dove il canale Cavetta si immette nel Piave, vicino alla foce. Lontana dai fasti e dalla mondanità del lido, porto sicuro e protetto dove il turismo non ha ancora compromesso i delicati equilibri urbanistici e sociali, Cortellazzo è un territorio da scoprire per quello che ha vissuto nel passato più lontano.
Bisogna infatti tornare indietro nella storia, addirittura nei secoli, quando a dominare c’era la palude e la comunità si stava lentamente formando con le sue opere per strappare all’acqua queste terre infauste. C’è qualche data da tenere bene a mente.
Nel 1560, infatti, fu approvato il progetto di escavazione di un nuovo ramo di foce della Piave Vecchia. Lavori che proseguirono fino al 1601 e che contribuirono a far diventare Cortellazzo un crocevia dei commerci tra Venezia e il Friuli Venezia Giulia attraverso le vie dell’acqua. L’anno di crocevia, invece, è il 1683, quando il Piave esondò delimitando definitivamente il territorio del paese, che a quel punto consolidò le sue fiorenti attività legate al mondo della pesca. Gli avvenimenti, da queste parti, sono molteplici.
Cortellazzo è stata terreno di battaglia nella Grande Guerra, confine tra l’esercito italiano e austriaco. Le sue radici, dunque, sono profonde e la differenziano dal litorale e dal Paese facendone un borgo tutto da scoprire.
Oggi piazza del Granatiere è testimonianza perenne della Prima Guerra mondiale e di quegli scontri devastanti che coinvolsero i soldati italiani nell’avanzata dell’esercito austroungarico. Per la frazione di Jesolo questa piazza è un simbolo, oltre che un riferimento che cementa la forte identità dei suoi cittadini. Al riparo dai grandi flussi turistici, oggi il pittoresco villaggio di pescatori sta conoscendo un nuovo sviluppo, anche urbanistico. Molti jesolani vi abitano e godono del suo paesaggio, consapevoli dell’importanza dei riferimenti storici della frazione e di un’agorà che diventa protagonista in occasione di ogni ricorrenza importante.
Pubblicato da: Redazione il 6/12/2022