Uno dei più grandi scrigni di biodiversità in Italia. Questo è la Lessinia. Sfortunatamente ancora poco conosciuta, ci troviamo tra le province di Verona e Vicenza, in quell’area pedemontana di origine vulcanica che collega la Pianura Padana alle Alpi trentine. Da millenni vocata alla viticoltura (e alla produzione di ottimi formaggi), già dai tempi dei Romani una varietà a bacca bianca dominava la scena. L’uva Durella è il vitigno autoctono dei Monti Lessini, dalla quale nascono metodi classici che negli ultimi decenni, anche grazie alla suddivisione in cru del territorio da parte del Consorzio, si stanno ritagliando uno spazio di rilievo nel mercato. E a ragion veduta, potremmo dire: le particolari caratteristiche di quest’uva (buccia dura e altissima acidità), unite alle caratteristiche del suolo (vulcanico ricco di minerali) e del territorio (pendenze importanti e picchi di altezze fino a 800 metri), conferiscono ai metodi classici una mineralità e una longevità eccezionali, sempre supportate da un’acidità importante ma che con l’affinamento risulta essere davvero piacevole.
Foto: Wine Blog Roll
Pubblicato da: Redazione il 12/08/2025
