Il Veneto e le sue bellezze_VERONA_Lessinia

Un patrimonio di città d’arte e luoghi ricchi di storia

Il Veneto e le sue bellezze_BELLUNO Tre Cime di Lavaredo

BELLUNO – TRE CIME DI LAVAREDO

Dichiarate nel 2009 Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, le Tre Cime di Lavaredo, al confine fra Veneto e Trentino Alto Adige, sono il simbolo delle Dolomiti e si trovano nel Parco Naturale Tre Cime. Il massiccio è meta ogni anno di numerosi alpinisti, che fin dagli anni ’70 del ‘800 hanno tentato la scalata dei tre monti: la Cima Grande, quella centrale, che sfiora i 3000 m d’altezza, la Cima Ovest, poco più bassa e infine la Cima Piccola, di circa 100 m inferiore. 

Non sono solo gli appassionati di arrampicata ad essere attirati da questo luogo meraviglioso: ci sono infatti anche numerosi rifugi e soprattutto punti panoramici da dove poter ammirare il paesaggio mozzafiato. Inoltre, le Tre Cime sono state per ben 6 volte tappa finale del Giro d’Italia. 

CURIOSITÀ: Fino al 1752 le Tre Cime di Lavaredo erano comprese interamente nel territorio di Auronzo, poi il confine è stato spostato leggermente verso Dobbiaco. 

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PADOVA – MUSEO DELLA CENTURIAZIONE ROMANA DI BORGORICCO

Inaugurato nel 1999, il Museo della Centuriazione romana, con sede a Borgoricco presso il Centro culturale Aldo Rossi, raccoglie reperti archeologici provenienti dall’area della centuriazione a Nord-Est di Padova. Processo avvenuto nel I secolo a.C. e finalizzato alla bonifica e alla difesa del territorio, prevedeva la suddivisione del territorio in lotti ed è ancora oggi ben visibile.

Il museo è suddiviso in tre sezioni, una dedicata all’era pre-protostorica, una all’era romana e l’ultima all’era post-antica. In particolare, la sezione dedicata al periodo romano è quella più fornita di reperti: si articola a sua volta in quattro sale, ciascuna dedicata ad un particolare aspetto della centuriazione, come le attività economiche o domestiche.

CURIOSITÀ: L’oggetto più recente esposto al museo risale al 1843: si tratta di una sciabola in bronzo che faceva parte dell’armatura di Sottufficiali e Soldati dei Corpi di Fanteria.

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ROVIGO

Capoluogo dell’omonima provincia, il nome Rovigo sembra derivare del germanico Hrodico, che a sua volta deriverebbe dal greco rhodon, cioè rosa. A conferma di ciò, Ludovico Ariosto, nell’Orlando Furioso, descrive la città con queste parole: «la terra il cui produr di rose / le dié piacevol nome in greche voci». Tutto questo è valso a Rovigo l’appellativo di “Città delle rose”.

Passeggiando per il centro, si può ammirare la cosiddetta Rotonda, la Chiesa Della Beata Vergine Del Soccorso, un edificio a pianta ottagonale realizzato tra il 1594 e il 1613 da Francesco Zamberlan. All’esterno la costruzione si presenta spoglia e lineare, ma entrando ci si rende conto di trovarsi in una galleria di opere d’arte che ripercorrono la pittura veneta del ‘600.

CURIOSITÀ: Di particolare vanto per la città è l’Accademia dei Concordi, nata nel 1580 ad opera di Gaspare Campo e distintasi per l’autorevole attività scientifica e culturale.

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TREVISO – CASTELCUCCO 

Secondo Dante Olivieri, linguista italiano, il toponimo Castelcucco deriverebbe dall’unione delle parole castello e cucco, cioè altura: chiaro quindi il riferimento alla conformazione del territorio. 

Il primo insediamento nella zona risale addirittura al Paleolitico, ma è solo con il basso medioevo che il centro prende la forma che ha oggi. In questo periodo viene ricordato con il nome Castrocucho. Dopo l’alternarsi delle dominazioni di Austriaci e Carraresi, il territorio passò nelle mani della Serenissima e alla sua caduta in quelle di Napoleone. 

Una delle attrazioni di maggior interesse è oggi la chiesa arcipretale: al suo interno vi sono numerosi affreschi, ad esempio quello di San Giorgio, patrono del paese, e un organo risalente al 1942.

CURIOSITÀ: Ogni anno, tra luglio e agosto, a Castelcucco vengono organizzate diverse manifestazioni: le più famose sono la Festa della Birra, quella degli Alpini e quella del Cacciatore.

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VERONA – LESSINIA 

La Lessinia è un’area geografica delle Prealpi venete che comprende al suo interno Prealpi veronesi, vicentine e gardesane. Conobbe la presenza dell’uomo sin da tempi antichissimi: risalgono infatti a inizio II millennio a.C. i primi insediamenti fortificati, detti castellieri, di cui restano ancora oggi timide tracce.

Chiusa a Nord dal Gruppo del Carega, a Est dalla Val Leogra, delimitata a Sud dal corso dell’Adige e infine ad Ovest dalla Val Lagarina, la Lessinia rappresenta quasi un settore a sé nell’ambito delle Prealpi. È un territorio caratterizzato da una consistente presenza di sorgenti e corsi d’acqua, anche a causa del fenomeno del carsismo. La zona è conosciuta anche per la presenza di diversi musei, come il Museo dei fossili di Bolca.

CURIOSITÀ: Di particolare interesse naturalistico e turistico è il Ponte di Veja, a Sant’Anna di Alfaedo: un arco naturale in pietra con un’arcata di circa 40 m e un’altezza di 20 m.

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VICENZA – MONTE GRAPPA

Principale cima del massiccio del Grappa, situato nelle Prealpi venete, il monte Grappa lega la sua fama soprattutto ad un sacrario militare che sorge sulla sua cima più alta. Inaugurato nel 1935, il monumento custodisce le salme di oltre diecimila soldati caduti nella Grande Guerra; è formato da cinque gironi concentrici collocati uno sopra l’altro a formare una piramide e sulla sommità si trova il sacello della “Madonnina del Grappa”.

La posizione del monte a ridosso della pianura è la chiave della sua ricchezza in ambito di flora: alberi tipici sono l’abete bianco, l’abete rosso e il faggio. Sul versante invece faunistico, le specie più diffuse sono il capriolo e il camoscio, il falco pellegrino, la volpe e molte specie diverse di libellule.

CURIOSITÀ: Salendo sul monte, si possono notare degli avvallamenti nel terreno ricoperti d’erba: sono i segni delle granate scagliate dal fronte austriaco durante la Prima Guerra Mondiale.

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