
Il Veneto e le sue bellezze

BELLUNO | Lago di Sorapis – Cortina d’Ampezzo
Situato a 2000 metri di quota e considerato uno dei luoghi più spettacolari delle Dolomiti, il Lago di Sorapis incanta con le sue acque turchesi che cambiano sfumatura a seconda della luce del giorno. Situato tra le imponenti rocce del gruppo montuoso del Sorapis, è dominato dal suggestivo “Dito di Dio”, un caratteristico pinnacolo roccioso. Il suo colore unico è dovuto alle finissime polveri di roccia trasportate dal ghiacciaio che lo alimenta.
Meta ambita dagli escursionisti, offre il meglio di sé dalla primavera all’autunno. D’estate, essendo molto frequentato, è consigliabile iniziare le escursioni al mattino presto.

VERONA | Parco Giardino Sigurtà – Valeggio sul Mincio
Il Parco Giardino Sigurtà, a Valeggio sul Mincio, è un’oasi verde di 60 ettari, tra i giardini più belli d’Europa. Nato come tenuta agricola, nel 1978 è stato aperto al pubblico, offrendo scenari spettacolari tra fioriture stagionali, laghetti e viali alberati. Tra le attrazioni principali spiccano il Labirinto, un dedalo di siepi di tasso che conduce a una torre panoramica, e il Viale delle Rose con oltre 30.000 fiori. Un luogo fantastico per immergersi nella natura e lasciarsi incantare dalla grande varietà di fiori e piante che lo abitano, scoprendo così un paradiso nel cuore del Veneto. Aperto al pubblico da marzo a novembre.

VICENZA | Bassano del Grappa e la sua grappa
Bassano del Grappa e la grappa sono legati indissolubilmente da storia, tradizione e passione. Questa cittadina veneta, affacciata sul fiume Brenta e dominata dal Monte Grappa, è considerata la patria del famoso distillato. Qui, nel XVIII secolo, la famiglia Nardini fondò la prima distilleria d’Italia, ancora oggi attiva sul Ponte Vecchio, progettato da Palladio, dove si può degustare questo prodotto esclusivamente italiano. Altre distillerie, come Poli e Capovilla, tramandano l’arte della distillazione. Visitare Bassano significa scoprire un territorio ricco di storia, arte e il gusto autentico della grappa, emblema dell’identità veneta.

PADOVA | Palazzo della Ragione
Con i suoi 82 metri di lunghezza e 27 di larghezza, il Salòn, o Palazzo della Ragione, è tra le più ampie aule sospese d’Europa. Costruito nel 1218 per riordinare i mercati e amministrare la giustizia, fu trasformato tra il 1306 e il 1309 da fra Giovanni degli Eremitani. Giotto, inoltre, lo affrescò ispirandosi all’“astrologia giudiziaria” di Pietro d’Abano, ma il ciclo andò perduto nell’incendio del 1420. Oggi restano gli affreschi di Miretto e da Ferrara, che rappresentano uno dei rari cicli astrologici medievali giunti fino a noi. Il Salone ospita anche la pietra del Vituperio, un cavallo ligneo e, dal 2006 un pendolo di Foucault di 13 kg che dimostra la rotazione terrestre.

ROVIGO | Asta di bici & Ricicletta
Piazza Garibaldi a Rovigo, domenica 27 aprile dalle ore 16, sarà il punto di ritrovo per gli amanti della mobilità sostenibile con l’asta di bici primaverile, evento dedicato al riuso e alla condivisione. Le biciclette saranno esposte nel pomeriggio, mentre FIAB, Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta l’organizzazione ambientalista che promuove l’uso quotidiano della bicicletta e il cicloturismo, sarà presente già dalle prime ore per accogliere i visitatori. In contemporanea si svolgerà Ricicletta, un’iniziativa che permette ai bambini di scambiare la propria bici con una più adatta alla loro età. Un evento che mira a promuovere l’economia circolare e a contrastare il mercato nero.

TREVISO | Osteria La Muda di San Boldo dal 1470 Cison di Valmarino
La Muda di San Boldo, la più antica struttura di sosta e commercio del Veneto, fu appaltata dalla Comunità di Belluno dal 1428. Nel 1470, un’osteria (“hospitia”) fu aperta per i viandanti. Nei secoli si susseguirono vai restauri, con interventi dettagliati registrati. Nel 1683, il conte Brandolini ottenne la gestione della Muda. Nel 1830, passò sotto giurisdizione trevigiana e nel 1880 fu annessa una latteria. Nel 1957, i Marian la acquistarono rinominandola “Trattoria Da Teresa”. Un restauro nel 2007 riportò l’interno all’aspetto del 1470, conservato elementi storici come il “larin”, intonaci originali con graffiti, travi del solaio e una fondazione tardo-medievale. Nel 2009 riaprì come “La Muda”.