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Il Sile, una via acquatica tra storia e natura

Prima del 1683 il famoso fiume Sile, che nasce nella vicina Marca Trevigiana, sfociava in laguna a Portegrandi. In seguito la Serenissima ne deviò il corso escavando il canale detto “Taglio del Sile”, dando pure origine al toponimo “Caposile”, splendida località che ricade a Musile di Piave. Le motivazioni di questo intervento furono varie: da un lato per esigenze legate al commercio fluviale e dall’altro per diminuire l’afflusso di detriti sfocianti in laguna. Ma anche per tenere separate le acque “dolci” del fiume da quelle salmastre della laguna. Il letto del canale venne quindi fatto confluire nel vecchio letto del Piave, noto come la “Piave Vecchia”, costeggiando la Laguna e dividendo il Lido di Jesolo dalla città di Cavallino. Limitandoci al territorio jesolano, il Sile presenta un’ampia varietà di attrattive turistiche, a partire da un potenziale percorso fluviale e ciclabile con un duplice panorama: da una parte quello fluviale, dall’altra quello lagunare.  Consigliamo di non perdervi le attrattive storiche lungo questo percorso e cioè, in ordine sparso, la famosa Torre Caligo, i due cippi di conterminazione lagunare di “vecchio tipo” del 1791 e la Chiesa del Cristo Re di fine 1500 (anche se è la ricostruzione del 1964 sulle fondazioni del vecchio tempietto). Gli amanti della storia del ‘900 hanno come soste “obbligatorie” il Ponte della Libertà e l’ex Municipio o Casa del Littorio nelle prossimità dell’attuale Municipio di Jesolo.  Sempre in zona, a completamento della visita, si può ammirare qualche monumento più recente come quello ai Caduti nelle missioni di pace nel mondo, quello commemorativo alla Guardia di Finanza e quello di Maria Regina Mundi affacciato sul fiume. Come se non bastasse, nei paraggi si trova il Parco dei Cigni, il quale deve il proprio nome agli esemplari che volano, nuotano o camminano abitualmente in zona. Inoltre si trovano attrezzature per giochi all’aperto dedicate ai bambini che vogliono passare la giornata all’aperto in mezzo alla natura. Lungo via Cristo Re ci sono anche delle bilance per la pesca, non note come quelle sul Piave, che impreziosiscono ulteriormente il panorama. Il Sile ha molto da offrire e non poteva essere diversamente essendo il fiume di risorgiva più lungo d’Europa. Chilometri di percorso con un potenziale ancora tutto da (ri)scoprire. Mettetevi in sella!

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