La Venezia dei grandi | Un secolo
di Martina B. Tagliapietra
In ogni numero vi raccontiamo Venezia attraverso i dipinti, le musiche, i viaggi, i drammi e le commedie dei suoi maestri. Le storie degli uomini che hanno reso grande una piccola isola ormeggiata nell’alto Adriatico, uno splendore di cui godere e un gioiello da proteggere.
Questo numero è dedicato Tiziano Vecellio, l’uomo che visse Venezia (forse) per un intero secolo, e che di quello stesso secolo, il Cinquecento, rappresenta la massima espressione artistica in città. Pittore geniale e completo nei dettagli quanto nelle declinazioni di stile, Tiziano è uno dei protagonisti del Rinascimento non solo veneziano, non solo italiano ma tutt’al più europeo. Se la sua data di nascita a Pieve di Cadore resta avvolta nel mistero una cosa è certa: Tiziano arrivò a Venezia in uno dei periodi più prosperi della città. In breve incarna l’anima commerciale e la vocazione imprenditoriale dell’isola finendo per plasmare un nuovo modo di concepire l’arte. Se sulla tela Tiziano è il primo a superare il disegno in favore di una pittura tonale, la grande rivoluzione la fa nel lavoro: è il primo vero artista a fare impresa e il suo atelier vicino al Canal Grande diventa in poco tempo una bottega efficiente pensata per l’esportazione. Così, e mentre la residenza del nostro pittore rimane ancorata nell’isola, la sua produzione viaggia, si vende e si esporta. A cavallo tra arte e commercio l’attività di Tiziano è un’opera diffusa, mercantile, o – in altre parole – veneziana.
Travel Journal
Sulle orme di Tiziano
Fondaco dei Tedeschi
Il Fondaco dei Tedeschi è un palazzo veneziano di antica costruzione (XII secolo) affacciato sul Canal Grande. In seguito ad un incendio, l’edificio fu ristrutturato e decorato con affreschi. Il lavoro fu assegnato a Giorgione ma alla gran parte di esso partecipò anche il suo giovane allievo Tiziano che vide in questo lavoro la sua prima commissione pubblica.
Santa Maria della Salute
La Basilica di Santa Maria della Salute, situata presso la Punta della Dogana, ospita diverse opere di grande valore. Tra queste spicca la pala d’altare disegnata da Tiziano nel 1510, “San Marco in Trono”, commissionata dalla Serenissima come ex voto per la fine della peste. San Marco nel dipinto è il protettore e l’incarnazione di Venezia rappresentato tra i Santi.
Gallerie dell’Accademia
Le Gallerie dell’Accademia sono una tappa obbligata per chi visita Venezia. Tra i tanti dipinti, è conservata “La Pietà”, uno degli ultimi capolavori del pittore, iniziato intorno al 1575 e terminato, dopo la sua morte, da Jacopo Palma il Giovane. Secondo alcuni critici il vecchio con la barba che si prostra davanti alla Vergine è un autoritratto di Tiziano stesso.
Santa Maria Gloriosa dei Frari
La Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari è la seconda chiesa più grande di Venezia, qui Tiziano stesso aveva immaginato la sua sepoltura e questa doveva essere la collocazione del suo testamento spirituale, “La Pietà”, successivamente spostata presso le Gallerie dell’Accademia. Il monumento funebre a lui dedicato è un lavoro di Luigi e Pietro Zandomeneghi.
Pubblicato da: Redazione il 2/09/2025

