Il Veneto e le sue bellezze -PADOVA_battaglia-terme
Il Veneto e le sue bellezze -BELLUNO_Lago Misurina

BELLUNO – LAGO DI MISURINA

Il Lago di Misurina, il più grande lago del Cadore, è di origine alpina e si trova nell’omonimo paese, frazione di Auronzo di Cadore; è la meta ideale per gli appassionati di trekking ma anche per chi vuole rilassarsi, perché attorno al lago si sviluppano moltissimi percorsi, accessibili a piedi e in bicicletta.

L’origine del lago è legata ad una leggenda: Misurina, unica figlia di re Sorapiss, era una bambina capricciosa e dal carattere volubile. Un giorno venne a sapere che sulla cima del Monte Cristallo viveva una fata che possedeva uno specchio magico, capace di leggere il pensiero. Subito la bambina decise che doveva impadronirsi di quello specchio e supplicò il padre di accompagnarla; ma quando giunsero dalla fata, questa dettò le sue condizioni. Sul monte c’era infatti un giardino dai fiori splendidi, che tuttavia appassivano prematuramente a causa del sole troppo forte: la fata chiese, in cambio dello specchio, che Sorapiss divenisse una montagna che avrebbe protetto i suoi fiori dal sole. La bambina accettò le condizioni senza battere ciglio, ma dopo che il padre si fu trasformato, fu colta da un capogiro e precipitò rovinosamente. Le lacrime del padre per la morte della bambina divennero due ruscelli che arrivati a valle andarono a formare il lago che ancora oggi porta il suo nome.

CURIOSITÀ: Incorniciato dalle Alpi e caratterizzato dall’acqua cristallina, il Lago di Misurina è soprannominato la “Perla del Cadore”. Il luogo, per la sua bellezza incontaminata, è stato il set per le riprese della serie tv Rai “Un passo dal cielo”.

Il Veneto e le sue bellezze -PADOVA_battaglia-terme

PADOVA – BATTAGLIA TERME

Battaglia Terme vanta il titolo di comune più piccolo della provincia di Padova; esso è inoltre il più particolare dell’area euganea perché con il suo centro storico attraversato da canali, assomiglia quasi ad una località di riviera. Soprannominato anche Porta del Parco dei Colli Euganei, deve la sua notorietà all’unica grotta termale della zona, situata nel Monte Sant’Elena, chiamato anche Monte della Stufa. Nota fin da epoca antica, la grotta è stata meta di viaggiatori illustri, come Michel de Montaigne e Stendhal.

Di particolare interesse nella zona è il Castello del Catajo, un edificio monumentale di 350 stanze costruito nel XVI secolo dalla famiglia Obizzi. L’origine del nome dovrebbe far riferimento ad una Ca’ Tajo, cioè Tenuta del Taglio, con possibile riferimento allo scavo del Canale Battaglia, che suddivise molti appezzamenti agricoli. L’edificio è un ibrido fra una fortezza militare e una villa: secondo il volere del committente, Pio Enea I Obizzi, doveva diventare un centro dove intrattenere e far divertire ospiti di ogni provenienza, con balli, feste e ricevimenti. Ampliato dalla stessa famiglia tra ‘600 e ‘700, divenne in seguito reggia ducale della famiglia Asburgo-Este di Modena e infine trasformato in residenza di villeggiatura imperiale dagli Asburgo imperatori d’Austria.

CURIOSITÀ: Nel territorio di Battaglia Terme sorgono alcuni rilievi collinari che per la loro forma caratteristica prendono il nome di “ferro di cavallo”. Alle loro pendici sono ancora oggi visibili le cave di trachite euganea: un habitat floro-faunistico particolarissimo.

Il Veneto e le sue bellezze -ROVIGO_rosolina

ROVIGO – ROSOLINA 

Rosolina, piccolo paese in provincia di Rovigo, si estende sulle diverse foci del Po e presenta un territorio che alterna zone di antica formazione e zone più recenti. Il nome deriva forse dal dialettale “roggia”, che significa piccolo canale, in riferimento alle continue deviazioni del Po che hanno dato origine all’attuale territorio. Intorno al XII secolo infatti, il Po si divise in due rami: uno dei due, detto Po delle Fornaci, andò a sfociare in corrispondenza dell’attuale Rosolina per poi dividersi ulteriormente in Po di Tramontana, Po di Levante e Po di Scirocco. Nel corso del ‘600, per paura che il fiume danneggiasse i porti di Venezia e Chioggia, il Po di Tramontana e quello di Levante vennero interrati, dando così origine all’attuale forma triangolare del Delta.

La cittadina è compresa all’interno del Parco Regionale Veneto del Delta del Po, un’area naturale protetta che vanta oltre un migliaio di specie floreali diverse e un’importante presenza faunistica di mammiferi, anfibi, pesci e uccelli. Immersa nel Parco è anche la frazione di Rosolina Mare, centro a vocazione soprattutto turistica. Si presenta come una sottile penisola sabbiosa attraversata da vari cordoni di dune; molto importante è la presenza della pineta che ricopre totalmente la penisola e ne mitiga il clima.

CURIOSITÀ: Dopo l’interramento, i territori vennero assegnati a importanti famiglie nobiliari della zona, che li utilizzarono a fini agricoli e di allevamento ittico; ancora oggi, molte di quelle zone portano i nomi delle famiglie, ad esempio Ca’ Morosini e Moceniga.

Il Veneto e le sue bellezze -TREVISO_ nervesa della battaglia

TREVISO – NERVESA DELLA BATTAGLIA

Piccolo comune del territorio trevigiano, Nervesa della Battaglia ha probabilmente avuto origine da un insediamento romano: vi sono infatti state ritrovate una colonna e la sepoltura di un liberto risalenti al I secolo d.C. La prima parte del toponimo conferma quest’origine: “Nervesa” deriverebbe da Nerva o Nervinius, probabilmente un proprietario terriero di epoca romana. La connotazione “della Battaglia” è invece successiva e rimanda all’alto prezzo pagato dalla città durante la Grande Guerra. Dopo la Rotta di Caporetto e lo spostamento del fronte sul Piave, Nervesa venne rasa al suolo a seguito della Battaglia del Solstizio nel 1918, da cui il nome. 

A questi eventi bellici è legata anche la realizzazione del Sacrario del Montello, uno degli ossari più importanti della Prima Guerra Mondiale. Questo sorge all’estremità del rilievo montuoso del Montello e la sua posizione leggermente sopraelevata (circa 170 m) contribuisce alla sacralità e all’imponenza del luogo. Progettato dall’architetto Felice Nori e ultimato nel 1935, è una costruzione cubica e cava al centro, suddivisa in due sezioni: la zona inferiore custodisce le salme dei soldati caduti, mentre quella superiore è costituita da una torre dalla quale è possibile ammirare il territorio su cui si svolse la Battaglia del Solstizio.

CURIOSITÀ: Risalente al 1050 è l’Abbazia di Sant’Eustachio: nata come monastero benedettino sotto l’egida della famiglia Collalto, divenne nel ‘600 un importante polo culturale, tanto che ospitò personaggi come Giovanni Della Casa, che proprio lì compose il suo Galateo.

Il Veneto e le sue bellezze -VERONA_Borghetto sul Mincio

VERONA – BORGHETTO SUL MINCIO

Piccola frazione del comune di Valeggio sul Mincio, Borghetto è una realtà dove il tempo sembra quasi essersi fermato. Di origine longobarda, per quasi mille anni è stato un luogo di transito obbligato per chi voleva spostarsi da sud ad ovest all’interno della zona a dominazione veneta.

Oggi il suo panorama è dominato dal Ponte Visconteo, un ponte-diga di 650 m costruito nel 1395, alla cui altra estremità si trova il Castello Scaligero. Il centro del piccolo paese è costituito da edifici in pietra di epoca medievale, sottoposti ad accurati restauri, che ospitano oggi ristoranti e locali molto caratteristici. Di grande importanza è la Chiesa di San Marco Evangelista, risalente al X secolo, che conserva al suo interno bellissimi affreschi quattrocenteschi e la campana più antica dell’area veronese, databile a metà 1300. A inizio ‘400, risalgono invece gli antichi mulini ad acqua che si affacciano direttamente sul fiume: tre di essi sono ancora oggi funzionanti e visitabili.

Una delle manifestazioni più caratteristiche del luogo è la Festa del nodo d’amore: ogni anno, a giugno, sul Ponte Visconteo viene allestita una lunghissima tavolata che ospita fino a 4000 persone, per i quali ristoratori e pastificatori realizzano e cucinano oltre 13 quintali di tortellini, piatto tipico del luogo. 

CURIOSITÀ: Lungo le rive del Mincio è presente una statua di San Giovanni Nepomuceno, protettore di fiumi e ponti. Leggenda vuole che protegga dall’annegamento coloro che cadono nelle acque del fiume, proprio perché lui fu fatto uccidere per annegamento da re Venceslao.

Il Veneto e le sue bellezze -VICENZA_Bacchiglione

VICENZA – BACCHIGLIONE

Il fiume Bacchiglione nasce dalle Prealpi vicentine e prima di sfociare nell’Adriatico percorre un tratto di 118 km, attraversando le province di Vicenza e Padova. Proprio per la sua portata e la sua lunghezza, nell’antichità rappresentava un’importante via di comunicazione oltre che una risorsa fondamentale per le attività commerciali. In origine, il suo nome era Edrone: così infatti si trova menzionato da Plinio il Vecchio nel I secolo d.C. Si discute su quale sia l’origine del nome attuale: per alcuni deriverebbe dal verbo dialettale “bacajare”, cioè fare rumore, chiacchierare di continuo, in riferimento al gorgoglio prodotto dall’acqua del fiume durante le piene. 

La sua origine si deve all’unione del torrente Leogra-Timonchio con alcune risorgive di pianura: attraversata la città di Vicenza, lambisce i Colli Berici per poi dirigersi verso i Colli Euganei. Il suo corso attraverso territori dalle caratteristiche diverse contribuisce ad un regime idrologico di tipo misto: alterna infatti momenti di piena, spesso improvvisa e violenta, soprattutto nel periodo fra novembre e maggio, a situazioni di calma e placidità, fra agosto e gennaio.  

Il Bacchiglione è ad oggi navigabile nel tratto fra Padova e Creola e rappresenta un itinerario naturalistico di particolare suggestione.

CURIOSITÀ: Sulle sponde del fiume, in direzione Vicenza, si trova il Castello di San Martino che accoglie all’interno il Museo del Bacchiglione. Vi sono conservate testimonianze di popolazioni che anticamente vivevano lungo il fiume, come piroghe di epoca longobarda.

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