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I chioschi di Jesolo, un’evoluzione lunga 60 anni

di Giovanni Cagnassi

Da capanne in legno a veri e proprio pubblici esercizi affacciati sull’arenile, fondamentali per l’aggregazione e la sicurezza. La storia dei chioschi al Lido inizia circa 60 anni fa con la nascita della spiaggia di Jesolo e la crescita di una città balneare che oggi ha in queste strutture un punto di riferimento fondamentale per l’offerta turistica. 

Sono in tutto 51 e punteggiano il litorale come “fari” che illuminano la mondanità sulla spiaggia. I pionieri hanno iniziato con l’utilizzo di realtà mobili e prefabbricate, che venivano poi rimosse alla fine di ogni estate. Erano una sorta di capanne capaci di esercitare, già all’epoca, un certo fascino. Vendevano soprattutto acqua e bibite, gonfi panini caserecci con salame e soppressa, frutta, le prime noci di cocco e qualche gelato. Nel tempo questa professione si è evoluta fino a consolidarsi con le attuali caratteristiche datate da almeno 25 anni. 

Qualcuno ha realizzato la base in cemento, con i muri portanti in legno robusto. Oggi i chioschi restano lì, a guardare la spiaggia, anche nel periodo invernale. D’estate, in pochi metri quadrati, ci lavorano anche più di cinque o sei persone.

Il più antico è il chiosco “ai Pini” in Pineta, che ha più di 60 anni, Ma sono tante le realtà che da decenni lavorano a strettissimo contatto con i turisti, con imprese familiari consolidate anche di padre in figlio. Senza dimenticare le new entry degli ultimi tempi. I chioschi sono locali amati dalle famiglie, ma soprattutto dai ragazzi che vi hanno scoperto gli avamposti per il loro aperitivo serale. Non più Coca Cola o Fanta, ma lo spritz jesolano, liturgia obbligata per un ragazzo in vacanza al lido. 

“Il nostro servizio è molto cambiato”, spiega Lorenzo Vallese, presidente della categoria Veneto Chioschi, “prima vendevamo di fatto colazioni e merende, oggi ci sono snack e veloci pranzi e cene, accompagnati da aperitivi, momenti conviviali ed eventi quali concerti e appuntamenti di ogni genere per giovani e famiglie”. 

In questi anni i titolari sono stati impegnati con iniziative di sensibilizzazione e assistenza ai turisti. Oltre all’attività di pubblico esercizio, rappresentano per la collettività un supporto a volte determinante in termini di sicurezza.

L’offerta, dunque, è cambiata e di pari passo ha seguito il trend che ha caratterizzato lo sviluppo del turismo locale. Dalla alba al tramonto, a volte anche fino al chiaro di luna, queste strutture arricchiscono le giornate degli ospiti contribuendo a rendere unico il loro soggiorno sul lungomare. 

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