JJ38_scoperte incantevoli

di Manuel Pavanello

Il nostro viaggio settembrino in bicicletta inizia in Pineta.  Lasciamoci alle spalle via Dragan Cigan e svoltiamo a sinistra per percorrere tutto viale Oriente, costeggiando l’area alberata che costituisce il “polmone verde” della città. Sfortunatamente i vari bunker sono all’interno di aree private recintate quindi non accessibili al pubblico. Arrivati all’altezza del grattacielo più alto della zona, il Merville, dall’altra parte della strada è presente dal 2011 la scultura in acciaio corten e vetro chiamata “L’occhio di Polifemo”che si trova proprio all’ingresso del Parco Pineta. Inaugurata il 21 giugno di quell’anno, questa zona è un connubio di legno, metallo e ambiente naturale realizzato dal paesaggista portoghese João Ferreira Nunes. Proseguiamo per viale Oriente fino a piazza Rivoalto, dove si possono ammirare alcune sculture a tema “Venezia” realizzate dal 2002 al 2021 e che impreziosiscono l’area. Giunti a questo punto svoltiamo a destra lungo il viale Cigno Bianco, da ambedue le parti troverete attrattive locali molto caratteristiche. Sulla destra si sviluppa il percorso Mariano, una serie di 20 pannelli lignei a tema religioso realizzati dal 2013 al 2016, che conducono alla suggestiva chiesa di Santa Teresa. Questo luogo di culto è un edificio a pianta ottagonale su pilastri di mattoni, costruito nel 1962 come appendice della parrocchia di Cortellazzo. Ritornando su viale Cigno Bianco, sulla sinistra si estende a macchia d’olio il percorso dei Muri d’arte, una serie di murales che dal 1997 arricchiscono la zona con raffigurazioni a tema laico (quasi tutte scene di vita e di lavoro tradizionale provviste di targhetta descrittiva). Assicuratevi di ammirarli tutti e poi esplorate tutte le viuzze vicine. Ne resterete sicuramente soddisfatti!

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Pubblicato da: Redazione il 07/09/2023

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