di Alessio Conforti
Intrattiene il pubblico cantando con amplificatore e microfono, in particolar modo nelle metropolitane italiane. Ma anche sulle spiagge e nei locali. Nicolò Modica, in arte Metroman, vero e proprio fenomeno social, ha visitato Jesolo in questi giorni esibendo tutta la sua simpatia e intraprendenza.
Che città hai trovato?
Moderna, con la via commerciale più lunga d’Europa. C’è un turismo molto particolare, diverso dalle altre parti d’Italia.
Com’è nata l’idea di cantare nelle metro?
E’ stato un modo per uscire dalla solitudine. Ho capito che quando facevo il simpatico stavo bene io e facevo stare bene gli altri. Ho voluto partire dal basso.
Meglio le spiagge, la metro o i locali?
A me serve gente ferma, perchè sono io che vado dai miei followers e non loro che vengono da me. La metropolitana è la migliore, perchè non sai mai chi c’è, il pubblico cambia sempre, ogni vagone c’è gente diversa.
Il pubblico come ha risposto alle tue esibizioni?
Per conquistare la metro ci ho messo un anno. Non puoi piacere a tutti. Ma piano piano i risultati arrivano.
Cosa piace al pubblico parlando di musica da strada?
Alla gente piace molto il passaggio da dilettante a professionista, perchè si identifica in questo cambiamento.
Il tuo idolo?
Mi sento come Rocky Balboa, sono il “Rocky della musica”. Io però sono un artista emergente che non emerge mai.
Il futuro?
E’ un’illusione, non ci penso. La vita è adesso, il futuro non esiste. Esiste solo il presente.
Pubblicato da: Redazione il 1/09/2025
