Intervista a Mauro Repetto

“Quattro generazioni con la magia degli 883”

di Riccardo Ferrazzo

E’ noto al grande pubblico per aver fondato, con Max Pezzali, gli 883: un gruppo che ha fatto sognare intere generazioni. Lui è Mauro Repetto, paroliere tra i più noti dagli anni ’90. Oggi è attivo nei teatri d’Italia con lo spettacolo “Alla ricerca dell’Uomo Ragno”.

Mauro, sappiamo che stai girando i teatri di tutta Italia. Cosa stai raccontando?

Parlo di due menestrelli di Pavia, uno si chiama Max e l’altro Mauro. Il loro compito?Portare una canzone al conte Cecchetto: ce la faranno?

Sono diverse le tipologie di pubblico che assistono ai tuoi spettacoli…

È vero, da Bolzano a Catania passando per la Svizzera. Ci sono quattro generazioni che vengono a cantare e ballare.

Che effetto ti fa vedere bambini che cantano ancor oggi un pezzo come “Hanno ucciso l’uomo ragno”?

Una bella emozione.

Raccontaci di quella volta che hai detto a Max: “Guarda, me ne vado in America”…

È stato proprio così. Un giorno gli ho detto: “Vado a Miami e forse non torno”. Fin dai tempi del liceo, tra i banchi di scuola, parlavo del mio sogno americano. Lui ha compreso, ma ci siamo dovuti spiegare recentemente.

Se nel 2025 dovessi scrivere una canzone, su quale genere punteresti?

Mi piacerebbe unire la dance stile Donna Summer all’energia dei Kiss.

Che rapporto hai con il Veneto?

Venezia è una città che amo moltissimo. Ricordo i racconti di mia nonna, che essendo friulana me li leggeva in dialetto. E’ una lingua a cui sono molto legato. Così come a Jesolo, grande città del divertimento.

 

ph. Katia Maldoni

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Pubblicato da: Redazione il 15/05/2025

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