di Manuel Nardin
I comportamenti pericolosi alla guida
Un bicchiere di vino in più, un messaggio inviato o un contenuto da condividere sui social: gesti consueti, parte della nostra quotidianità, che, se associati alla guida di un veicolo, possono essere causa di incidenti stradali. L’età risulta un fattore determinante per la distrazione con il cellulare: i conducenti meno attenti sono infatti quelli entro i 45 anni di età. La percentuale raddoppia nella fascia fino ai 25 anni: tra questi ben il 46% sostiene di mandare messaggi quando si trova al volante. Gli auricolari non sono vietati, anzi. Meglio indossarne uno per parlare al telefono, piuttosto che tenere in mano il proprio smartphone. Nonostante la maggioranza ritenga molto pericoloso guidare dopo avere assunto bevande alcoliche, ben il 13% dei conducenti ammette di farlo anche dopo aver bevuto troppo. La stanchezza è un fattore molto rischioso e sottovalutato, che riduce notevolmente la capacità di reazione alla guida. Altra nota dolente riguarda l’uso delle cinture di sicurezza: il 90% degli automobilisti afferma di utilizzarle sempre fuori città, molto meno in abito urbano. Un’ altra aggravante è data dal mancato rispetto della distanza di sicurezza, che riguarda 1 automobilista su 2. Alcune abitudini dannose: mangiare e bere fa perdere alcuni buoni secondi di concentrazione: se hai fame o sete, fermati! Truccarsi mentre si guida, guardandosi nello specchietto retrovisore, è un altro gravissimo errore. Distogliendo lo sguardo dalla strada si rischia di investire qualcuno o di scontrarsi con un mezzo. È fondamentale avere sempre sotto controllo la strada e il veicolo, mantenendo entrambe le mani sul volante. Evitiamo di distrarci, magari per prendere qualcosa dalla borsa. Certi vizi sono duri a morire. Meditiamo cari amici, meditiamo.
Pubblicato da: Redazione il 22/06/2023
