Da lido est a lido ovest: un itinerario di tesori nascosti
di Manuel Pavanello
La magica atmosfera dicembrina che c’è nell’aria ci offre la possibilità di rivelare gli scorci più nascosti di Jesolo addentrandoci sempre di più nella storia della città, anche in sella alla nostra bici. Uscendo dalla zona Pineta, per arrivare nella zona di piazza Mazzini, attraverseremo via Dell’Angelo. Proprio davanti alla Chiesa “SS. Liberale e Mauro” si erge una scultura marmorea dell’artista locale Sergio Dalla Mora, raffigurante un angelo che suona un’arpa. Anche per questo, il parchetto accanto alla Chiesa prende il nome di “Parco dell’Angelo”.
È solo una delle tante statue realizzate dallo scultore: proseguendo il nostro itinerario verso piazza Milano, troveremo unmarmo dedicato al corpo dei marinai.
Passando per via Levantina, è impossibile non notare il murales realizzato all’entrata dell’Ospedale che raffigura le scene di “Siamo fatti così”, il famoso cartone animato che illustra ai più piccoli il funzionamento del corpo umano. L’opera è stata realizzata nel 2015 da tredici writers di fama internazionale per ricordare Anna, nell’ambito del progetto “Paint my Hospital”. Lasciandoci alle spalle via Levantina sbucheremo nella famosa piazza Drago. Poco prima delle due Torri Mizar e Alioth, alla vostra sinistra si erge il monumento al Carabiniere datato 1983. Questa opera caratterizza la piazza Pompilio Verago, che prende il nome proprio dall’omonimo carabiniere jesolano (1896-1978), medaglia al valor militare nel corso della Grande Guerra. Subito dopo, al centro di piazza Drago, tra le torri e la fontana con l’iconica scritta “JESOLO” (il più noto selfie point cittadino), si erge una scultura moderna in acciaio dal titolo “Infinito”, opera moderna di Benetton. Le sculture che onorano le forze dell’ordine non sono finite: imboccando viale del Carabiniere, troveremo un busto di bronzo realizzato dall’artista Carlo Teso. Svoltando, poi, a sinistra in via Firenze per entrare nel Parco Trieste, proprio accanto alla chiesa di “S.M. Ausiliatrice” possiamo osservare un’opera onoraria. In quest’area verde è stato infatti collocato un cippo commemorativo al fondatore del Corpo dei Bersaglieri: il generale Alfonso Lamarmora. Inoltre, qualche decina di metri più in là, nel cuore di piazza Trieste, è stato eretto il cippo commemorativo ai soldati caduti. Siamo quasi alla fine del percorso quando imbocchiamo via Aquileia in direzione piazza Brescia. Sulla destra troveremo alcuni frammenti di reperti an plen air delle Antiche Mura, proprio sotto il cartello “Iat Jesolo Informazioni Turistiche”. È proprio lo JAT la nostra ultima destinazione: all’ingresso si erge una bellissima scultura dell’artista Murer intitolata “I giovani d’Europa si incontrano al Lido di Jesolo”. In una stanza all’interno sono esibiti vari reperti archeologici delle Antiche Mura, di cui tre aventi circa duemila anni. Un percorso ricco di emozioni e di storia: non perdetevi i prossimi tour!
Pubblicato da: Redazione il 4/12/2023