
Christian Rampazzo – “Ecco come immaginiamo le spiagge 4.0”
Il mondo delle spiagge si appresta a voltare pagina a seguito del rinnovo delle concessioni demaniali, come stabilito dell’Unione Europea. Collegato al tema della gestione degli arenili, a doppio filo, c’è anche quello dell’offerta turistica dei futuri stabilimenti. Ne abbiamo discusso con Christian Rampazzo, ingegnere, consulente del Consorzio Serenissima, partner tecnico della Regione Veneto, impegnato in prima persona a studiare come è destinato a cambiare il settore da qui ai prossimi decenni.
E’ in atto una rivoluzione epocale per le spiagge italiane. Quali dovranno essere i criteri per creare stabilimenti all’avanguardia?
I criteri di valutazione si baseranno sulla proposta tecnica, il know-how e l’esperienza oltre all’offerta economica.
Partiamo dal primo…
Tra i vari indicatori c’è il progetto di gestione, che dovrà essere di carattere innovativo, quindi un piano di investimenti sostenibile e uno di manutenzione programmata a garanzia. Ma anche una proposta di rilevante interesse pubblico esterno alla concessione ma funzionale a essa, finalizzata allo sviluppo del territorio e dell’economia locale. Poi la capacità di interazione del progetto con il complessivo sistema turistico-ricettivo del territorio, con particolare evidenza agli interventi di promozione del territorio stesso.
Per il know how?
Anche qui, tra i vari criteri, la durata e il contenuto esperienziale, l’avvenuta valorizzazione demaniale e il residuo degli ammortamenti. Quindi gli obiettivi di sostenibilità economica, sociale e ambientale dimostrabili dal bilancio.
Per l’offerta economica?
Si dovrà dimostrare di avere una maggiore capacità di generare fatturato per mq in funzione del triennio precedente rispetto alla eventuale concorrenza.
Quali sono i parametri di riferimento?
La proposta tecnica peserà mediamente per il 68%, il know-how e l’esperienza mediamente per il 28% (27%-30%). L’offerta economica mediamente per il 3%.
Cosa cambia in concreto rispetto al passato?
A livello nazionale, quando il governo definirà i criteri generali entro l’ultimo trimestre di quest’anno, i Comuni dovranno predisporre dei bandi di gara in linea con le classiche gare d’appalto e presumibilmente secondo il nuovo codice degli appalti pubblici con una durata che probabilmente non supererà i 10 anni.
Nel Veneto, per il momento, esiste ancora la possibilità di utilizzare la Legge Regionale 33 per puntare alla durata massima dei 20 anni.
Si parla molto di sostenibilità ma anche di inclusività. Come si interviene?
Attraverso l’utilizzo di protocolli certificati come per esempio il sistema Blue zone 4.0, che è diventato anche marchio di promozione turistica della Regione Veneto.
Come sarà, a suo modo di vedere, l’esempio di spiaggia 4.0?
Le soluzioni che il nostro team di consulenti propone è una progettualità orientata all’innovazione tecnologica, green ed ecosostenibile.
Come ci si arriva?
Attraverso l’inserimento di servizi e prodotti I.O.T. che utilizzino le ChatGPT. Con questi si renderanno misurabili e certificabili i livelli di gradimento degli ospiti auto-apprendendo modelli di miglioramento con algoritmi dedicati. Il tutto per ottenere la certificazione di benessere secondo lo standard previsto nei protocolli della BlueSpeace.

Pubblicato da: Redazione il 24/05/2023