Eleganza, Educazione e Stile… per essere perfetti | Siamo invitati…cosa portare in dono?
di Liliana Terranova
Quando si riceve un invito per un pranzo o una cena ci si pone sempre la stessa domanda: cosa portare in dono? Il galateo ci viene in aiuto suggerendo i modi più appropriati per essere sempre eleganti. Vi sono alcune regole sostanziali da seguire che insegniamo ai nostri corsi all’Accademia del Cerimoniale. Un pensiero, anche piccolo, sarà un gesto di riconoscenza per chi ci ha invitato. A seconda di quel che vorremo offrire, lo porteremo con noi o lo faremo recapitare il giorno prima o il giorno dopo l’invito.
Cosa non portare? Vino: il galateo è contrario. Il vino va abbinato alle pietanze e se ne doniamo uno che non è in sintonia con il menu previsto, potremmo mettere in difficoltà i padroni di casa, costretti ad offrirlo, per educazione. Fiori e piante: un pensiero gentile per la padrona di casa, ma anche un ingom- bro nel concitato momento in cui ci si sta per mettere a tavola: meglio inviarli il giorno precedente o successivo. Dolci freschi: da evitare a meno di una espressa richiesta da parte dell’anfitrione. Inoltre sarà meglio evitare oggetti personali o regali sproporzionati che potrebbero imbarazzare.
E allora cosa portare? Cioccolatini, rigorosamente di alta pasticceria, specialità tipiche regionali; oppure CD, vinili o libri di autori; candele profumate, profumatori d’ambiente o ancora un oggetto di design. Un omaggio sempre gradito è offrire una confezione di produzioni proprie come olio, aceto balsamico. Se i padroni di casa hanno dei bambini anche un piccolo pensiero come un peluche o un libro da colorare saranno perfetti. Come diceva lo scrittore americano Charles Dudley Warner: “L’eccellenza di un dono sta nella sua adeguatezza, piuttosto che nel suo valore”.