Eleganza, Educazione e Stile… per essere perfetti | Il tovagliolo

di Liliana Terranova

Fino alla fine del Medioevo, i commensali sia che fossero reali, nobili o plebei, erano soliti pulirsi la bocca con le mani, con fette di pane, con i lembi della tovaglia o peggio ancora strofinandosi sul vestito del proprio vicino.

Fu Leonardo da Vinci nel 1491 ad inventare il tovagliolo, lasciando scritto nei suoi diari che il suo signore Ludovico Sforza, duca di Milano, legava conigli vivi adornati con cinte alle sedie degli invitati affinché potessero pulirsi le mani, impregnate di grasso. Leonardo, in veste di maestro di cerimonie del duca, decise di cambiare questo costume ideando una piccola tovaglia per ciascuno degli invitati.

L’invenzione del tovagliolo non fu all’epoca ben compresa; nessuno sapeva come usarlo: alcuni ci si sedevano sopra, altri ci si pulivano il naso, altri lo lanciavano come un gioco o lo usavano per nascondere il cibo nelle tasche e nelle balze delle lunghe vesti. Quando i commensali finivano di mangiare, la tovaglia era sporca come prima. Purtroppo il maestro Leonardo non raccolse i frutti della sua invenzione, ma nel tempo ha avuto la sua rivincita.

Il tovagliolo, come insegniamo nei nostri corsi all’Accademia del Cerimoniale, è un elemento importante della “mise en place” ovvero dell’apparecchiatura; ma come piegare il tovagliolo? Semplicemente a triangolo o a libretto con l’apertura rivolta all’esterno per rendere più facile il suo dispiegamento. Sulla tavola va posizionato a sinistra della forchetta più esterna. Per un’occasione speciale, può essere arricchito da una decorazione sempre molto discreta o un nastrino di raso.

Liliana Terranova

Socio Fondatore e Docente

Accademia 

del Cerimoniale

Protocol Academy

www.accademiadelcerimoniale.com

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Pubblicato da: Redazione il 11/06/2024

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