Intervista ad Francesco Graziani
“Il singolo ti fa vincere la partita, la squadra ti fa vincere i campionati”
di Alessio Conforti
Ha regalato sorrisi e consigli a chi è venuto a trovarlo in piazza Aurora, a Jesolo, per una giornata dedicata a famiglie e bambini. Francesco “Ciccio” Graziani è un’icona del mondo del calcio, campione mondiale nel 1982.
Qual è il ruolo di un campione nei confronti di chi lo guarda e lo segue?
L’educazione e le logiche della vita spettano più alle famiglie. Noi possiamo dare qualche consiglio. L’aspetto primario a cui facciamo riferimento è fare sport senza stress con la voglia di divertirsi, socializzare e stare bene insieme.
Lo sport è fondamentale…
Si, perchè impone delle regole e ti fa socializzare: due componenti importanti.
Se ti dico Mondiale 1982, cosa mi rispondi?
Tanta soddisfazione, siamo entrati nella storia dello sport della nostra Nazione. E’ chiaro che ti porti dentro tanta gratitudine. Ogni volta che ti muovi la gente si ricorda di quell’evento a distanza di 42 anni: è qualcosa di meraviglioso.
Come ci si sente a vincere la coppa del mondo?
Si può dire che, calcisticamente, nella storia del tuo Paese sei diventato uno di quelli “immortali” perchè quando arrivi a quei livelli sei dentro una realtà che è destinata a pochi.
A quale aneddoto sei più legato?
All’amicizia che c’era tra tutti noi. Il gruppo ha fatto la differenza. Nel gergo calcistico noi diciamo sempre: il singolo ti fa vincere la partita, la squadra ti fa vincere i campionati ma noi abbiamo vinto da squadra.
E che squadra…
In rosa avevo il mio mito: Gaetano Scirea. Lo chiamavo il leader silenzioso perchè era un esempio di educazione e rispetto.
Era un altro calcio…
E’ un mondo completamente diverso. L’alimentazione, l’abbigliamento, le metodologie di lavoro. E’ cambiato tutto, è cambiata la vita. Bisogna accettarlo.
Pubblicato da: Redazione il 30/08/2024