

La 3ª edizione del Belluno Photo Festival, curata dal direttore artistico Fabio Cavessago, presenta una selezione di immagini provenienti dal Museo Olimpico di Losanna e dal Comitato Italiano Paralimpico. Gli scatti esposti, come in un museo all’aperto lungo le strade del centro storico della città, raccontano i Giochi passati e i valori dello sport. Ingresso libero, visitabile fino all’8 giugno.
A Verona, in corso Porta Borsari, si trova la gioielleria più piccola del mondo: appena 3,78 mq tra le mura di una chiesa del 1200. Un piccolo scrigno di eleganza che espone gioielli artigianali unici. Poco distante, un chiostro con un rigoglioso giardino segreto accoglie altre creazioni in un’atmosfera intima e suggestiva.
Ultimi appuntamenti per la 18ª rassegna gastronomica “A tavola con il Tarassaco di Conco De.Co.” Un programma ricco che prevede aperitivi, pranzi e serate enogastronomiche a base di tarassaco, erba spontanea tra le più utilizzate in cucina. E poi mercatini, incontri culturali, mostre di pittura e laboratori creativi. Info: www.comune.lusianaconco.vi.it
Fino al 28 settembre, il Centro Culturale Altinate San Gaetano, a Padova, ospita Vivian Maier. The exhibition, la più grande mostra mai dedicata alla fotografa americana. Oltre 200 scatti, filmati Super 8, registrazioni audio e oggetti personali raccontano il suo sguardo straordinario sul mondo. Curata da Anne Morin, è in preview già dal 24 aprile.
Tra i fiumi Adige e Po si estende il Polesine, terra d’acqua e di continuo cambiamento. Qui nasce il Delta del Po, riserva MAB UNESCO dal 2015 e set cinematografico amato dai grandi registi italiani. Storico nodo commerciale, già nel Medioevo sfruttava le vie fluviali: Badia Polesine era porto sull’Adige e, nel 1604, Venezia deviò il Po per proteggere la laguna, ridefinendo il Delta con il Taglio di Porto Viro.
Foto: Andrea Verzola
Un angolo di Altivole appare in Dune 2, film diretto da Denis Villeneuve e vincitore di un Oscar per i migliori effetti speciali. Alcune scene sono state infatti girate alla Tomba Brion, nel cimitero di San Vito, frazione di Altivole (TV). Il monumento, realizzato negli anni ’70 dall’architetto C. Scarpa su incarico di O. Tomasin-Brion in memoria del marito Giuseppe, è oggi parte del patrimonio FAI.